In questi 15 mesi connotati dalla pandemia da Covid-19 il settore turistico italiano è stato colpito in maniera molto forte, a titolo esemplificativo basti pensare che, nel solo 2020, vi sono state 219 milioni di presenze turistiche in meno nelle strutture ricettive, pari ad una perdita superiore al 52% che, dal punto di vista economico, ha significato un decremento dei consumi di 50 miliardi di euro con forti conseguenze sui livelli occupazionali che, nel 2020, nel solo settore turistico, ha fatto segnare una perdita di oltre 260 mila posti di lavoro.
Buone speranze per l’estate 2021
Tanto premesso, allo stato attuale, complice il grande sforzo corale che tutti i paesi europei stanno compiendo per uscire dalla pandemia, i dati sul turismo straniero per l’estate 2021 lasciano ben sperare, tanto che, secondo le stime di una indagine pubblicata da Demoskopica per conto del Comune di Siena, saranno oltre 25 milioni i pernottamenti di cittadini stranieri in Italia nel periodo compreso tra giugno e settembre 2021 con un incremento del +15,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed, oltre a quanto precedentemente detto, la presente indagine ha sottolineato che le regioni italiane più ambite per una vacanza sono la Toscana, la Sicilia, la Puglia, la Lombardia ed il Trentino Alto Adige.
Incremento del flusso turistico straniero su base annua
Infine, per l’anno in corso, si prevede un aumento su base annua di oltre il 30% degli arrivi stranieri in Italia con due priorità per lo svolgimento di una vacanza sicura: il green pass e un adeguato rispetto delle norme in materia di distanziamento sociale al fine di prevenire il contagio da Covid – 19.