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Draghi: “Italia al fianco della Libia nella sua transizione”

Tra dossier affrontati tra il presidente del Consiglio italiano e il premier libico la cooperazione sanitaria, la collaborazione energetica e l'immigrazione

Riavviare insieme progetti comuni sulle due sponde del Mediterraneo. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il primo ministro del governo di unità nazionale libico Abdulhamid Dabaiba. Questa mattina Dabaiba, insieme al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al Forum economico La nuova Libia si presenta alle imprese italiane, organizzato alla Farnesina alla presenza dei rappresentanti delle principali imprese italiane.

Ricostruzione, diritti e collaborazione energetica alcuni dei principali dossier affrontati in sede del bilaterale. “L’Italia rimane al fianco della Libia e sostiene la Libia in questa transizione complessa, ha detto Draghi. “Con questo scambio di visite, siamo tornati in pieno agli ottimi rapporti bilaterali fra la Libia e l’Italia. Adesso possiamo avviare i nostri progetti e speranze comuni, a tutti i livelli e in tutti i settori”, ha dichiarato Dabaiba nella dichiarazione congiunta alla stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine di un incontro a Palazzo Chigi.

Italia al fianco della Libia

“L’attuazione concreta del cessate il fuoco, l’allontanamento dei mercenari e dei soldati di altri Paesi. E poi la creazione di una struttura istituzionale, la definizione della base costituzionale, la definizione di una legge elettorale, l’approvazione del bilancio, sono tutti passi istituzionali importantissimi e difficili. E l’Italia è al fianco della Libia del governo del primo ministro Dabaiba per questo”, ha assicurato il capo del governo italiano.

“Dovere morale”

“Abbiamo preso in esame il controllo delle frontiere libiche, anche meridionali, il contrasto al traffico di esseri umani, l’assistenza ai rifugiati, i corridoi umanitari, e lo sviluppo delle comunità rurali. L’Italia intende continuare a finanziare i rimpatri volontari assistiti e le evacuazioni umanitarie dalla Libia. Ritengo sia un dovere morale ma un interesse anche libico assicurare il pieno rispetto dei diritti di rifugiati e migranti“, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Ringrazio vivamente l’Italia e l’Ue per tutti questi sforzi e il grande appoggio dato, apprezzo anche il grande lavoro della Guardia Costiera italiana perché il problema dell’immigrazione non si risolve solo nell’area mediterranea, ma andrebbe affrontato andando alle radici, dove parte questa immigrazione. Questa è una responsabilità comune“. Lo ha detto il primo ministro del governo di Unità Nazionale della Libia, Abdelhamid Dabaiba

Cooperazione sanitaria

“Nella collaborazione in campo sanitario l’Italia si impegnerà nella costruzione di ospedali, nell’invio di personale sanitario e anche nel ricevere qui e curare varie decine di bambini malati di cancro. E’ una cooperazione sanitaria di ampie dimensioni“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Collaborazione energetica

L’Italia e la Libia stanno finalizzando un memorandum d’intesa sulla trasformazione dei sistemi energetici, riporta l’agenzia Nova. “Insieme al primo ministro, abbiamo concordato sull’opportunità di ampliare la già intensa collaborazione in ambito energetico. Intendiamo consolidare il partenariato nei settori tradizionali e investire nella trasformazione dei sistemi energetici, nel quadro del memorandum d’intesa in via di finalizzazione”, ha detto Draghi. Il rilancio della collaborazione, ha spiegato il presidente del Consiglio italiano, passa anche attraverso l’effettivo avvio di alcuni progetti infrastrutturali: “Penso in particolare alla realizzazione dell’autostrada costiera e al ripristino delle infrastrutture aeroportuali per la riattivazione dei collegamenti aerei, non appena gli standard di sicurezza saranno soddisfatti”. Draghi ha poi parlato della “necessità di favorire gli investimenti, superando anche alcune criticità creditizie; ciò rappresenterebbe un potente segnale per ristabilire la piena fiducia degli ambienti imprenditoriali”.

Aiuti europei

“L’Italia è determinata a continuare ad aiutare la Libia insieme ai partner internazionali. Sosteniamo l’esigenza di incrementare e strutturare il contributo dell’Ue e contiamo naturalmente sul senso di responsabilità degli amici libici”, ha detto ancora il capo dell’esecutivo del nostro Paese.

Dossier giustizia

Il premier del governo di unità nazionale della Libia, Abdulhamid Dabaiba, ha dichiarato nella conferenza stampa insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Chigi che le due parti hanno discusso in merito all’accordo per trasferire i cittadini condannati di entrambi i Paesi affinché scontino la pena nei rispettivi Paesi di origine. Nel suo intervento, Dabaiba ha sottolineato che la prossima settimana dovrebbe recarsi in visita in Libia la ministra della Giustizia dell’Italia Marta Cartabia, per discutere il dossier. Dabaiba ha ricordato l’importanza del Trattato di amicizia Italia-Libia  firmato nel 2008, ritenendone l’attivazione di importanza cruciale per rafforzare la stabilità nel Mediterraneo

Forum

Oggi il primo ministro del governo di unità nazionale della Libia, Abdulhamid Dabaiba, è intervenuto al Forum economico La nuova Libia si presenta alle imprese italiane organizzato alla Farnesina, ripota l’agenzia di stampa Nova. Nel suo discorso alla Farnesina, Dabaiba ha sottolineato che vi è la volontà di far ritornare le imprese italiane che erano presenti in passato: “I nostri ministri hanno avuto dialoghi con gli omologhi italiani, la speranza è trovare punti positivi sugli scambi commerciali e la riapertura dello spazio aereo tra i nostri due Paesi”, ha dichiarato Daibaiba.

Così il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio: “Il nostro interscambio ha superato i 2 miliardi e mezzo di euro e contiamo di riportarlo ai ben più alti livelli precedenti alla fase di instabilità politica. Ricordo che nel 2012 i nostri scambi commerciali hanno raggiunto la cifra record di 15 miliardi di euro“.

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