Nel corso della conferenza stampa al Ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza hanno parlato della decrescita dell’incidenza del virus in tutte le regioni e del tasso di mortalità, dei ricoveri al di sotto della soglia critica sia nelle terapie intensive che nei reparti ordinari e delle varianti in circolazione nel nostro Paese. “L’indice di trasmissibilità è sotto il rischio epidemico“, ha detto Brusaferro. Così Rezza: “Pur con cautela, dobbiamo riconoscere che la situazione epidemiologica sta decisamente migliorando“.
Dati positivi
“Si continua a registrare la decrescita, che si evidenzia in tutte le regioni: l’incidenza è a 47 per 100 mila abitanti, rispetto ai 66 della scorsa rilevazione. Ci sono delle regioni che scendono sotto la soglia dei 50 per 100 mila nei sette giorni”, ha detto Brusaferro.
L’indice di trasmissibilità, continua il presidente dell’Iss, “è a 0,72, tutte le regioni al di sotto dell’1, vuol dire che l’epidemia è in una fase di decrescita”.
Brusaferro poi elenca i dati dei ricoveri, che sono in calo: “La soglia dei ricoverati in area medica è al 15% rispetto al 19% della settimana precedente. Per quanto riguarda le terapie intensive la saturazione dal 19% scende al 15. I dati sono positivi“.
Fasce di età
“La decrescita dei casi è omogenea in tutte le fasce di età, dagli 0-9 agli over80, soprattutto grazie alla campagna vaccinale” ha proseguito il presidente dell’Iss.
Spiega ancora Brusaferro: “Settimana dopo settimana decresce l’età media dei contagi, siamo a 39 anni rispetto ai 40 della settimana scorsa. Anche l’età media di chi viene ricoverato sta scendendo, da 62 a 60 anni”. Così come scendono “il tasso di mortalità e il numero dei ricoverati.
Mascherine al chiuso
Sul mantenimento dei dispositivi di protezione individuale, come le mascherine, il presidente dell’Iss ha detto raccomanda buonsenso: “Gli ambienti chiusi, quando ci sono molte persone, favoriscono la trasmissione del virus. Quando poi si entra in una fase di aperture come questa si raccomanda una migliore ventilazione degli ambienti con aria fresca. Sulla questione se si devono o meno portare le mascherine al tavolo del ristorante, mi pare un dettaglio che più che essere normato necessita di buon senso in un momento di convivialità con le altre persone”.
Le varianti
“La variante inglese è quella che più circolante ed è pari all’88% dei casi; è al 7,3% quella brasiliana in lieve aumento, la sudafricana rimane stabile, l’indiana circola ed è pari all’1% dei casi e la nigeriana è allo 0,8%. In tutte le regioni è dominante la variante inglese, ma ci sono focolai delle varianti indiane in alcune regioni rapidamente identificati e la nigeriana è presente nel Centro Italia”, ha detto Brusaferro.
“La variante indiana, per quanto di nostra conoscenza, mostra una trasmissibilità più elevata rispetto a quella inglese però non sembra diminuire in maniera più sostanziale l’efficacia dei vaccini: due dosi di vaccino proteggono bene dalla variante indiana. Quello che forse può avere un effetto parziale maggiore è quella sudafricana che in Italia praticamente non sta circolando”, ha sottolineato Rezza nel corso della conferenza.
Botta al virus
“Noi in questo momento siamo relativamente ottimisti, perché sicuramente la situazione epidemiologica sta migliorando. Abbiamo di fronte la stagione estiva, sebbene con virus nuovi non si possano fare previsione, abbiamo l’esempio di quello che è accaduto lo scorso anno. Se dopo che abbiamo messo in sicurezza anziani e fragili, si vaccinano i giovani daremo botta maggiore a questa epidemia. E’ chiaro che possiamo affrontare l’autunno in una situazione, teorica, che dovrebbe essere migliore dello scorso anno perché abbiamo 10 milioni di persone che sono guarite e quindi hanno sviluppato l’immunità e tanta parte della popolazione vaccinata”, ha detto ancora il direttore della Prevenzione del ministero della Salute.
Rezza invita però a non abbassare la guardia: “Dobbiamo tenere la situazione sempre sotto controllo Resta quindi un appello a comportamenti individuali prudenti“.
Il bollettino del 28 maggio
Sono 3.738 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 4.147. Sono invece 126 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 171. Sono 249.911 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 243.967. Il tasso di positività è dell’1,5%, in lieve calo rispetto all’1,7% di ieri.