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L’Italia inizia a rivivere, a rivedere le stelle

Se tutto andrĆ  come deve andare il solstizio d’estate, il prossimo 21 giugno, sarĆ  una vera festa. Da festeggiare in grande stile. In quella occasione gli italiani potranno dire addio al coprifuoco. Un gran bel risultato. Ma giĆ  dalle prossime ore potranno cenare fuori o circolare liberamente fino alle 23 e dal 7 giugno rientrare a casa entro mezzanotte o anche piĆ¹ tardi, se la Regione in cui vivono, o sono in vacanza, avrĆ  dati da zona bianca. Da lunedƬ potremo anche andare di nuovo in palestra e dalla metĆ  di giugno le coppie potranno tornare a festeggiare i matrimoni. Ma di tornare a ballare, per il momento, non se ne parla. Le discoteche rimarranno chiuse, unico settore che non ha una data per ripartire.

Insomma, cā€™ĆØ piĆ¹ di un motivo per essere ottimisti. Il lavoro fatto dal governo, dal Comitato tecnico scientifico vanno esattamente nella direzione auspicata dagli italiani, offrendo ai partiti della maggioranza che sostengono lā€™esecutivo Draghi, un modo per mettersi in sintonia con il Paese. Il quale, nonostante tutto, sembra giĆ  essere un passo avanti rispetto alla politica. Del resto ĆØ durata poco piĆ¹ di un’ora e mezza la cabina di regia tra i capigruppo della maggioranza che riscrive le misure per le prossime settimane e che precede il Consiglio dei ministri per tradurre in decreto le decisioni prese. E la linea emersa ĆØ quella giĆ  annunciata ampiamente dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, fin dalle prime scelte: si riapre, ma con gradualitĆ  e prudenza; poco alla volta per vedere gli effetti sulla curva del virus e per capire quali sono le attivitĆ  che incidono di piĆ¹ sullā€™aumento dei contagi.

Fonti di governo sottolineano che le scelte sono arrivate allā€™unanimitĆ , ma se il ministro della Salute, Roberto Speranza, fa trapelare la sua soddisfazione per il ā€œpercorso gradualeā€ adottato nelle riaperture, Enrico Letta parla di ā€œlinea giustaā€, poichĆ© la ripartenza deve essere ā€œirreversibileā€, mentre il capodelegazione grillino, Stefano Patuanelli, sottolinea ā€œl’intesa totaleā€. Il silenzio di Forza Italia e le presa di posizione della Lega, invece, fanno capire come il centrodestra si aspettasse di piĆ¹ dallā€™operazione riaperture. ā€œServe piĆ¹ coraggioā€, dicono dal partito di Matteo Salvini, annunciando la battaglia da cavalcare nei prossimi giorni. Lā€™anticipo delle riaperture per le piscine, i matrimoni e le discoteche.

La road map ĆØ comunque definita e prevede alcune novitĆ  e diverse conferme rispetto al decreto in vigore fino ad oggi. Detto del cronoprogramma che porterĆ  all’inizio dell’estate alla cancellazione del coprifuoco, Draghi ha scelto di anticipare lā€™apertura delle palestre, dal 1 giugno al 24 maggio, e dei parchi tematici, dal 1 luglio al 15 giugno mentre resta fissata al 1 giugno la ripartenza di bar e ristoranti al chiuso: ma rispetto al vecchio decreto potranno farlo anche a cena. GiĆ  questo sabato, invece, riapriranno i centri commerciali nei fine settimana, con il governo che ha fissato anche la data per il settore dei matrimoni: dal 15 giugno si potranno organizzare i banchetti di nozze, anche se con una serie di limitazioni. Il numero degli invitati per gli eventi all’aperto e al chiuso dovrĆ  essere stabilito dal Comitato tecnico scientifico e tutti i partecipanti dovranno avere il ‘green pass‘, vale a dire o il certificato di vaccinazione, o quello di avvenuta guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti. Si tratta del primo settore che sperimenta il pass giĆ  in vigore per spostarsi tra le zone di diverso colore ed ĆØ probabile che piĆ¹ si andrĆ  avanti con le vaccinazioni e piĆ¹ verrĆ  esteso ad altre attivitĆ , a partire da convegni e congressi che, in caso, partirebbero dal 15 giugno e non dal 1 luglio.Ā  Il governo sta inoltre valutando la possibilitĆ  di estenderne la validitĆ  a 9 mesi dai sei attuali.

L’altra decisione importante che ĆØ arrivata dalla cabina di regia, dopo il lavoro dei tecnici, ĆØ il cambio dei parametri del monitoraggio con il quale vengono stabiliti i colori delle Regioni. Lā€™Rt, l’indice di diffusione del contagio, non sarĆ  piĆ¹ determinante: conteranno il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari (lā€™Rt ospedaliero, che nell’ultimo monitoraggio era a 0,78) e l’incidenza dei casi. Con 250 ogni 100mila abitanti si va in zona rossa, con 150-250 in arancione e con 50-150 in giallo. Con meno di 50 casi per 3 settimane consecutive e un rischio basso si va invece in bianco, zona dove le uniche misure in vigore sono il distanziamento e l’uso della mascherina: nei primi 15 giorni di giugno, se il calo dei contagi si confermerĆ , potrebbero andarci 6 regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna (dal 7), Abruzzo, Veneto e Liguria (dal 14). Cā€™ĆØ’ chi vede il bianco, dunque.

Ma cā€™ĆØ’ anche chi vede solo nero. I gestori delle piscine al chiuso, che potranno aprire solo dal 1 luglio. Insomma, lā€™Italia inizia a riprendere colore, a rivivere, a rivedere le stelle. E sono tutti buoni segnali, riconducibili allā€™azione del governo Draghi, al quale va dato il merito di sapersi muovere. Lā€™importante, ora, ĆØ non vanificare tutto con atteggiamenti scellerati, sempre in agguato dietro lā€™angolo.

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