Forse il nome di Josè Mourinho ha già galvanizzato l’ambiente, oppure è “solamente” la voglia di tentare l’impresa che porta la Roma alla vittoria in casa per 3 a 2 contro il Manchester United. Una partita lunga 94 minuti e ricca di gol, meno però degli otto della sfida di andata – conclusasi 6 a 2 per gli inglesi all’Old Trafford di Manchester lo scorso 29 aprile. A segno, all’esordio, il giovanissimo polacco Nicola Zalewkìski (classe 2002). “Oggi sapevamo che era praticamente impossibile ma siamo entrati bene. Era importante lasciare la coppa così”, ha dichiarato il centrocampista giallorosso di Bryan Cristante.
La (parziale) rimonta
Entrambe le squadre hanno giocato per vincere, nonostante per la Roma fosse quasi impossibile ribaltare il risultato dell’andata e il Manchester avesse un ampio margine di vantaggio che gli dava la (quasi) certezza di andare in finale. Nella cornice dello stadio Olimpico, in diverse occasioni nel corso del primo il portiere della squadra britannica ha mantenuto inviolata la rete, ma il primo gol lo ha segnato al 39esimo minuto l’attaccante uruguayano Edinson Cavani, per lo United. La Roma nel secondo tempo è riuscita a concretizzare le diverse occasioni da gol che riusciva a creare. Poco prima dell’ora effettiva di gioco, al 57′, Edin Dzeko pareggia e due minuti dopo la Roma si porta per la prima volta in vantaggio grazie a Cristante. Con la seconda rete Cavani scrive 2-2 su tabellone al 68′. La Roma fa in tempo a segnare il terzo gol con il 19enne Zalewski al minuto 83. Vittoria insufficiente per ribaltare il punteggio complessivo (8-5 per gli inglesi tra andata e ritorno).
L’altra semifinale
Dopo la vittoria per 2 a 1 in casa, lo 0-0 a Londra consente agli spagnoli del Villareal di superare l’Arsenal. Sarà la squadra della Comunità autonoma valenciana a contendere il trofeo al Manchester nella finale delle competizione che si terrà a Danzica, in Polonia, il prossimo 26 maggio.