“La modernità qui non è mai arrivata”: Galliano non ha né copertura internet né segnale telefonico. Dad e smartworking impossibili nel paese offline del Mugello. La prolungata chiusura delle scuole per l’emergenza Covid-19 ha portato in tutta Italia alla diffusione dell’e-learning. Con la necessità da parte degli studenti di utilizzare dispositivi elettronici. Che consentano loro di partecipare alle lezioni online. La didattica a distanza, però, non è possibile ovunque. Ne è la dimostrazione, ai piedi degli Appennini un paesino dalla storia millenaria. Borgo medievale privo di tecnologia nel quale non c’è copertura. Luogo simbolo del “digital divide“. Il disuguale accesso alle nuove tecnologie. Con la conseguente discriminazione sociale che ne consegue.
Gap digitale
Il borgo del Mugello ha una storia millenaria. E ha conosciuto un’improvvisa popolarità all’inizio del 2021. Quando era diventato il simbolo del gap digitale in Italia. Il 98% degli abitanti, infatti, ha ancora il telefono fisso. Un “digital divide” certificato nel report del ministero dell’Innovazione e dell’Agcom. Galliano, infatti, rientra nella ristretta categoria dei “comuni bianchissimi”. Ovvero le zone d’Italia dove non è disponibile l’accesso ad Internet in oltre il 10% delle abitazioni.
Esclusi dal mercato
La ragione è semplice. Il territorio è considerato “a fallimento di mercato”. Per le società operanti nel settore non è conveniente. Sono maggiori i costi per creare la rete che i guadagni. E quindi l’operazione non viene considerata profittevole. Un problema più volte rilanciato dall’amministrazione comunale. E anche dall’assessore regionale alle Infrastrutture digitali. “Galliano non è coperta da nessun segnale di nessun operatore- protesta Stefano Ciuoffo- Né per la fonia mobile. Né per navigare su internet. Pur distando appena appena 9 chilometri da Barberino. E 10 chilometri dal celebre autodromo del Mugello. Dove, in entrambi i casi, naturalmente, la connessione c’è. Sia mobile che fissa“.
Internet assente
Ora questo borgo toscano spopola sul web. Grazie a un’inaspettata notorietà. Ma non può vederlo. Perché è senza connessione. Un paradosso che riassume bene la storia di Galliano di Mugello, frazione del comune di Barberino di Mugello. La piattaforma di streaming Netflix lo ha scelto come spot. Con tanto di voce narrante dell’attore comico Giorgio Panariello. Per lanciare il suo ultimo film “Mitchell contro le macchine“. Nella pellicola di animazione una famiglia scapestrata sventa un’apocalisse robot. Guidata dall’intelligenza artificiale che si ribella al creatore. Il piccolo borgo del Mugello diventa allora il luogo perfetto per pubblicizzare la storia. Ribaltando con ironia le mancanze del territorio. Galliano, fuori dal mondo digitale, è il luogo più sicuro in Italia per raccontare un film che “nessuna intelligenza artificiale deve guardare”.
Territorio
Un paese a prova di “apocalisse tecnologica”. Come è descritto nella campagna pubblicitaria. Costruita attorno a uno spot. Subito diventato virale. E ad iniziative di marketing sul territorio. Tutto ciò han fatto balzare Galliano agli onori della cronaca. “Gli autori con lo spot hanno valorizzato la bellezza del territorio”, spiega il sindaco di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti. E, aggiunge il primo cittadino, “con simpatia ci hanno permesso di portare nuovamente all’attenzione questo problema. Che cerchiamo da anni di risolvere. Ora tutti parlano di noi. Nelle principali città italiane ci sono locandine Netflix con scritto ‘Ssshhh, parlare del film qui è pericoloso. Ma non a Galliano'”.
Difficoltà
Nel frattempo, dunque, il borgo offline si consola. Con la campagna pubblicitaria. Che ha riportato di attualità le difficoltà del territorio. E promette di diventare un traino turistico per tutto il Mugello. Non capita tutti i giorni di essere scelti da un colosso dello streaming mondiale come Netflix. Per il lancio di un prodotto in Italia. “Con tanto di video affidato alla voce narrante del comico fiorentino Giorgio Panariello, emblema della ‘toscanità‘”, osserva il sindaco.
Messaggio
Fa riflettere gli abitanti anche il messaggio della pellicola. Che con ironia invoca una disconnessione dal mondo digitale da cui ormai siamo completamente dipendenti, fa sorridere gli abitanti: “A Galliano di Mugello le persone sanno ancora che significa essere umani. Proprio come i Mitchell”. Il sindaco Mongatti conclude: “Un aspetto mi è particolarmente piaciuto. Cioè aver visto rappresentate nello spot le caratteristiche della nostra cultura. Quell’essere ‘più umani’. E forse per questo più genuini. Una cosa di cui andiamo orgogliosi“. Nonostante i disagi del “digital divide”