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Arriva Pasqua, l’Italia torna rossa: cosa si può fare e cosa no

Restrizioni a partire da oggi per tutta la Penisola. Pochissime le deroghe: concessa la visita ai parenti ma solo due per volta (esclusi i minori di 14 anni)

E’ nella giornata del Sabato Santo che gli italiani tornano a chiudersi in casa, con un minimo di manica larga solo per andare a trovare i propri parenti nelle due giornata centrali delle celebrazioni della Pasqua. Come a Natale sostanzialmente, con regole ferree a regolare i flussi verso le varie case dei familiari. E con la consapevolezza di trovarsi di fronte a delle restrizioni che dicono sostanzialmente una cosa sola: che l’emergenza c’è ancora e che la Pasqua dovrà essere regolamentata. Non come lo scorso anno, quando fu trascorsa in lockdown, ma comunque più sobria.

Pasqua, mobilità ridotta

Nove le Regioni che, in teoria, sono poste nella massima fascia di rischio. Tuttavia, per Pasqua la storia sarà speculare per tutti. Fino al 5 aprile un lockdown “morbido” verrà applicato alle Regioni, al fine di provare a garantire comunque un minimo di convivialità senza incorrere nel pericolo di un contagio di massa. Andare a trovare parenti o amici sarà possibile ma non più di due persone alla volta (esclusi i minori di 14 anni). Per il resto, la mobilità sarà ridotta all’osso. Escluse le solite ragioni (necessità, salute ed emergenze) ma non sarà possibile nemmeno muoversi nel proprio Comune se non per quanto suddetto.

I divieti regionali

Pochissime le deroghe concesse. Per l’attività motoria bisognerà restare nei pressi dell’abitazione, di corsa o in bici invece anche oltre Comune. A patto che non si facciano fermate e si rientri al punto di partenza. Per quanto riguarda le seconde case, ok anche ad andare oltre i confini regionali ma esclusivamente accompagnati dal proprio nucleo familiare convivente. A questa deroga, tuttavia, vanno tuttavia comparate le disposizioni regionali: in alcuni territori è vietato l’ingresso, anche per raggiungere le seconde case. I divieti di spostamento (anche per i residenti) saranno vigenti in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Toscana, Marche, Calabria e Sardegna mentre Liguria, Campania e Puglia.

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