Niente vacanze all’estero per gli inglesi pena 5mila sterline di multa. E’ quanto deciso dal primo ministro Johnson che per ora parla solo di Inghilterra e non di tutto il Regno Unito perché al momento Scozia, Galles e Irlanda del Nord non hanno ratificato la decisione.
Sono previste alcune eccezioni come i viaggi d’affari, le questioni di famiglia, motivi medici o i viaggi per chi deve acquistare, vendere o affittare una proprietà all’estero.
La via d’uscita dalla pandemia
Il governo Johnson ha delineato una road map piena di speranza per far uscire il paese dal lockdown e dalla morsa del Covid, che prevede il 30 giugno come ultimo giorno dell’era Covid. Tanto che addirittura i festival musicali, grandi eventi estivi che l’anno scorso sono stati tutti annullati, stanno concentrandosi nel mese di agosto per poter tornare a illuminare i palchi.
L’andamento delle vaccinazioni
Un ottimismo dettato dalla campagna di vaccinazione. Al 21 marzo ben 28 milioni di cittadini britannici hanno ricevuto la prima dose di vaccino, e 2,2 milioni la seconda dose. Il 21 marzo sono stati conteggiati 17 decessi.
La procedura d’ingresso nel Regno Unito
L’Europa non verrà inserita nella lista dei paesi “rossi”, ovvero per cui è necessaria la quarantena di 14 giorni in albergo per entrare nel Regno Unito, una misura precauzionale che costa a ogni viaggiatore 2.700 sterline.
Al momento, per poter entrare nel Regno Unito dall’Italia la procedura prevede un tampone entro tre giorni dalla partenza e l’acquisto di un kit di due tamponi fai da te, che costa 210£, da effettuare al secondo e all’ottavo giorno della quarantena di dieci giorni obbligatoria in una location precedentemente comunicata.
Il 12 aprile queste norme verranno eventualmente riviste, ma senza grossa preoccupazione. Quel giorno infatti potranno riaprire i beer garden, ovvero i pub con un’area esterna, dove si potrà andare con prenotazione. E sono già tutti pieni fino a luglio.