“Non bisogna lasciarsi andare perché se si perde la speranza e il coraggio di lottare si cade soltanto nella paura e la paura ti paralizza e un po’ alla volta ti porta alla disperazione”. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, durante lo speciale “Covid 19, la memoria e la speranza” su Tv2000, ripreso dal Sir.
Bassetti: “E’ il tempo della solidarietà”
“Questo è il momento di camminare insieme – ha aggiunto il cardinale che è guarito dal Covid lo scorso dicembre -. È il momento della solidarietà e la solidarietà può cominciare dalle parole fino a un aiuto materiale come condividere le lacrime di uno che piange perché non ce la fa più a stare solo. Questo è il momento in cui se vogliamo farcela ognuno deve uscire da sé stesso”. “O ce la facciamo tutti insieme – conclude il Cardinale e presidente Cei – o cadiamo in un baratro di solitudine e disperazione“.
La messa per le vittime
Riportiamo il testo integrale dell’omelia pronunciata dal cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nella Cappella Gesù Buon Pastore (sede CEI – Roma), in occasione della Santa Messa per le vittime della pandemia, che si è svolta lo scorso 4 marzo nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.
“Sono grato al Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), per questa iniziativa di preghiera per le vittime della pandemia, che ad oggi sono circa 800.000 in Europa. Si tratta di una ‘catena eucaristica‘, in suffragio di centinaia di migliaia di persone. È importante ricordare anche tutte le famiglie che hanno subito lutti e tutti coloro che ancora sono colpiti dal virus, tutti i malati. Questo gesto, così significativo, è un segno di comunione e di speranza per l’intero Continente europeo”.
“Noi Vescovi d’Europa – afferma il Cardinale Bagnasco – siamo tutti uniti accanto alle nostre comunità cristiane, ai nostri sacerdoti, grati a tutti coloro che continuano a dedicarsi alle persone più bisognose, per sostenere con la nostra parola e, soprattutto, con la nostra preghiera il loro impegno affinché possiamo guardare insieme a un futuro migliore. Esprimiamo gratitudine a quanti continuano a dedicarsi alle persone più bisognose di cure: i medici, gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato”.