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Maltempo in Italia: ecco le zone con allerta rossa e arancione

A Venezia si solleva il Mose, allagamenti e alberi caduti a Roma. Fermi i traghetti per l'isola d'Elba

Il maltempo colpisce ancora l’Italia. Pioggia, vento e neve si abbattono su molte regioni tanto che oggi è allerta rossa per l’Emilia mentre è arancione in Romagna, Liguria e Toscana. Gialla in altre 12 regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto.

Il perdurare di condizioni meteo marine avverse sull’alto Adriatico ha fatto decidere il sollevamento delle barriere del Mose a Venezia. Il sistema è entrato in funzione circa due ore prima della mezzanotte. Lo precisa sul proprio sito l’ufficio del Commissario straordinario per il Mose. Il monitoraggio dell’evoluzione delle cattive condizioni meteo – si sottolinea – proseguirà anche per i prossimi giorni, al fine di verificare la possibilità, se necessario, di nuovi sollevamenti del sistema Mose. Per stamattina, intorno alle 6, è prevista a Venezia una punta di acqua alta di 115 centimetri.

Allagamenti in varie zone di Roma a causa delle forti piogge delle ultime ore

Nella notte pattuglie della Polizia Locale sono state impegnate in diverse zone della città. I principali interventi si sono registrati in zona Tiburtina, Prenestina, Tiberina, Cassia, Appia, Collatina. Sulla via Collatina , a causa consistente allagamento di un ampio tratto, intorno alle 3.30 è stato necessario l’intervento di chiusura. Al momento sta proseguendo l’attività di vigilanza e monitoraggio da parte delle pattuglie nelle aree più colpite dal maltempo. Da qualche ora molti interventi della Polizia Locale si stanno concentrando nella verifica delle segnalazioni per rami caduti. In particolare sulla Cassia, all’altezza della Formellese, si registra la caduta di un albero che al momento non sta provocando disagi alla circolazione. Per ora non si registrano danni a cose o persone.

Fermi i traghetti per l’isola d’Elba (Livorno) a causa delle avverse condizioni meteo nel canale di Piombino

Stamani alle 5, spiegano dalla capitaneria, sono riuscite a partite solo le prime due corse, una da Portoferraio e l’altra da Piombino (Livorno), poi lo stop. Stesse problematiche anche al porto di Livorno, come segnalano dall’Avvisatore Marittimo, dove con 35 nodi di vento da sud ovest con raffiche fino a 40 (circa 80 km orari) il traffico portuale è praticamente fermo. In mattinata si prevede un leggero miglioramento per tornare nel pomeriggio alle condizioni di vento attuali. Intanto, sono una ventina per il momento, dalla tarda serata di ieri, gli interventi dei vigili del fuoco per lo più a Livorno ma anche in provincia per la rimozione di alberi caduti, rami pericolanti, tegole, cornicioni o intonaci danneggiati dalle raffiche di libeccio.

L’ultimo bollettino di monitoraggio del sistema di protezione civile regionale, spiegano dal Comune, segnala moto ondoso stazionario o in ulteriore lieve temporanea attenuazione, ma è probabile un nuovo aumento dal pomeriggio, con altezze d’onda fino a 4 metri o superiori sull’Arcipelago e localmente sula costa centro-settentrionale.

Piena del Secchia attesa nel pomeriggio a Modena

Disagi per il maltempo nel Modenese dove la piena del Secchia è attesa per il pomeriggio ed è stata predisposta la chiusura di diversi ponti. A Frassinoro invece per una frana ha ceduto un tratto di banchina sulla strada provinciale 32, dove si transita a senso unico alternato. Chiude il tratto toscano del Passo delle Radici, dove in queste ore sono caduti oltre 50 centimetri di neve, per rischio slavine, mentre resta aperta la strada provinciale 324. Ancora chiusi in via precauzionale, a causa della piena del Secchia in transito nel pomeriggio nell’area di Modena, sia Ponte Alto sia ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, dove è stata superata “soglia 2” e si potranno raggiungere livelli vicini a “soglia 3”. Alti anche i livelli del fiume Panaro, intorno a “soglia 2”.

La Provincia di Modena ha predisposto la chiusura precauzionale del ponte vecchio di Navicello, sulla diramazione della provinciale 255. Nell’area, a causa dei rigurgiti del torrente Tiepido, è stata chiusa al traffico via Curtatona e attivato il presidio in tutta la zona di Fossalta. È attivo anche il servizio di monitoraggio degli argini dei due fiumi, almeno fino alla scadenza dell’allerta meteo “arancione”. La situazione di allerta è causata, sottolinea il Comune di Modena, dalle precipitazioni intense di venerdì e della notte, anche in Alto Appennino, è dallo scioglimento del manto nevoso che ha contribuito ad alimentare i corsi d’acqua. Il fenomeno, spiegano i tecnici, è in attenuazione, grazie anche alla situazione meteorologica (in montagna è ripreso a nevicare), ma ci si attende un passaggio lento del colmo di piena, soprattutto per quello che riguarda il Secchia.

Maxi nevicata sulle Dolomiti

L’annuncio non causa solo problemi alla viabilità, ma anche agli appassionati dello sci di fondo. La statale dell’Alemagna risulta attualmente chiusa per motivi di sicurezza, ma anche la granfondo Dobbiaco-Cortina, in programma questa mattina sul tracciato parallelo alla statale è stata annullata. Tanti i disagi provocati da questa abbondante perturbazione, che ha costretto il comitato organizzatore ad annullare la gara prevista per oggi, sabato 23 gennaio 2021, relativa alla 42 km in tecnica classica riservata agli atleti di interesse nazionale. Una cancellazione dovuta alla chiusura della strada che da Dobbiaco porta a Cortina e soprattutto per l’alto indice di pericolo valanghe che potrebbero verificarsi sul percorso. Il comitato organizzatore si impegna nel fare tutto il possibile per permettere ai concorrenti della gara odierna di prendere il via alla gara in tecnica classica di domani. Come informa il meteorologo provinciale Dieter Peterlin nelle scorse ore sono caditi tra i 15 e 40 cm di neve, nella zona di San Candido mischiata alla pioggia. Nel corso della giornata le condizioni meteorologiche dovrebbero migliorare.

Tracima una diga di Ridracoli: cascata di cento metri

È iniziata in mattinata la tracimazione dal culmine della diga di Ridracoli, sull’alto Appennino forlivese. Lo spettacolare fenomeno vede diverse centinaia di metri cubi d’acqua precipitare ogni secondo, dando vita a una cascata artificiale alta 104 metri. Il lago alle spalle della diga ha infatti raggiunto e superato quota 557 metri, il massimo livello di contenimento dell’invaso. Grazie alle recenti e abbondanti piogge sono così disponibili oltre 33,4 milioni di metri cubi d’acqua. Il lago di Ridracoli assicura, annualmente, oltre la metà dell’acqua potabile distribuita dall’acquedotto di Romagna.

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