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Domenica scattano i cambi di colore: quasi tutta Italia in zona arancione

Provincia di Bolzano, Lombardia e Sicilia diventano rosse. Solo 5 regioni e una provincia autonoma rimangono gialle

Da domenica 17 gennaio scattano i cambi di colore per il rischio Covid-19 in tutta Italia, validi fino al 31 gennaio. Provincia di Bolzano, Lombardia e Sicilia diventano rosse. Passano in area arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in zona arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Solo 5 regioni e una provincia autonoma rimangono gialle: Molise, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e provincia autonoma di Trento.

Approvato il 14 gennaio il decreto-legge con le misure anti Covid, il nuovo Dpcm di gennaio è stato firmato il 15 gennaio dal premier Giuseppe Conte. Si è trattato di un lungo confronto, poiché erano emerse posizioni divergenti tra le Regioni, il governo e il commissario straordinario, Domenico Arcuri.

Al vertice del 14 gennaio avevano partecipato – oltre a Bonaccini – anche il suo vice Giovanni Toti, governatore della Liguria, Luca Zaia per il Veneto, Marco Marsilio dell’Abruzzo, Antonio Spirlì reggente in Calabria e la coppia Fontana-Moratti della Lombardia.

Le zone rosse

La Provincia autonoma di Bolzano ha un Rt di 1.5: passa in zona rossa con le conseguenti restrizioni: vietati gli spostamenti anche all’interno del proprio Comune. Sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Stop ai ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie ma si potrà fare la consegna a domicilio e asporto fino alle 22. Possibile, nell’ambito del territorio comunale, andare a casa di amici e parenti in massimo due persone

In Lombardia l’Rt è a 1.4, con l’abbassamento della soglia che fa scattare la colorazione successiva, dal 17 gennaio entra in zona rossa con misure più restrittive: divieto di muoversi anche all’interno del proprio Comune; sospese attività commerciali al dettaglio, tranne generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Chiusi ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie ma si potrà fare la consegna a domicilio e asporto fino alle 22. Possibile, nell’ambito del territorio comunale, andare a casa di amici e parenti in massimo due persone.

La Sicilia passa da arancione a rossa anche se l’Rt è inferiore a 1,25 (al momento è 1.19). In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio Comune se non per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. Aperti solo generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Chiusi ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie ma si potrà fare la consegna a domicilio e asporto fino alle 22. Possibile, nell’ambito del territorio comunale, andare a casa di amici e parenti in massimo due persone.

Proroga dello stato di emergenza

Il testo proroga, al 30 aprile 2021, il termine entro il quale potranno essere adottate o reiterate le misure finalizzate alla prevenzione del contagio ai sensi dei decreti-legge n. 19 e 33 del 2020.

Zona gialle

Tutti provvedimenti del decreto riguardano il territorio nazionale, e quindi anche Emilia Romagna, Marche e Veneto: entrano in vigore da sabato 16 gennaio e fino al 5 marzo. Tutti gli indicatori sono peggiorati nella settimana che si sta per concludere. E in base all’ultimo monitoraggio, con le modifiche introdotte dal decreto, solo 6 regioni rimarrebbero gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. Dunque, in zona arancione quasi tutta Italia a partire da domenica.

Zona arancione e Regioni a rischio alto

Finiscono in zona arancione tutte le regioni che superano l’indice Rt 1 (e con valore uguale o superiore a 1,25 si finisce in zona rossa). Ma si colorano in arancione anche “le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio alto“.

In rischio alto, nell’ultimo monitoraggio, c’erano 12 regioni. Alcune delle quali sono già in zona arancione come l‘Emilia Romagna che all’ultima rilevazione aveva con un Rt 1,05 e che dovrebbe restare in zona arancione fino alla fine del mese, il Veneto (Rt 0,97) e la Lombardia. Mentre le Marche (Rt 0,93, valutazione di impatto alto e classificazione di rischio complessivo alto) sono rimaste gialle. Ad alto rischio sono state definite anche Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Piemonte, le province autonome di Bolazano e Trento, Puglia e Umbria. Ora c’è attesa per il prossimo monitoraggio settimanale sulla base del quale verranno assegnate le nuove zone colori.

Zona gialla: le regole

Nel decreto – prosegue Il Resto del Carlino – viene vietato ogni spostamento fuori regione anche per chi abita in zona gialla. L’ipotesi a cui il governo sta lavorando è, però, l’apertura dei musei per i giorni feriali in zona gialla nei giorni feriali.

La zona bianca: si riapre tutto

Col nuovo decreto emergenziale, il ministro Franceschini ha spiegato anche che “l’Italia sarà divisa in zone” e si crea anche una “zona bianca con regole di prudenza, come mascherine e distanziamento, ma si riaprirà tutto. Ci si andrà se il dato epidemiologico consentirà di andare in quest’ultimo gradino prima della normalità”.

Per accedere alla zona bianca i parametri sono molto stringenti: Scenario di tipo 1 e incidenza dei contagi, per due settimane consecutive, sotto ai 50 ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Lo scenario di tipo 1 è quello in cui ci sono pochi e tracciabili focolai, con Rt regionali sopra soglia, cioè sopra 1, per periodi limitati, cioè inferiori a 1 mese, e bassa incidenza. In zona bianca dovrebbero riaprire cinema, teatri, musei e anche palestre e piscine.

Riapertura musei e mostre

“Nel Dpcm che chiuderemo oggi – ha detto il ministro Franceschini – proporrò che i musei riaprano nelle zone gialle almeno nei giorni feriali. È un primo passo, un segnale di riapertura, ma vedremo in giornata”. La riapertura dei musei sarà a ingressi contingentati, su prenotazione e con misurarzione della temperatura corporea e tutte le altre misure anti covid.

“Sono altresì aperte al pubblico le mostre, alle medesime condizioni previste dalla presente lettera per musei e istituti e luoghi della cultura”, si specifica nel testo.

Spostamenti

Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più al 5 marzo.

Bar e ristoranti

I bar dovranno chiudere alle 18. Dopo le 18, insomma, i ristoranti potranno continuare a lavorare con asporto e consegna a domicilio. I bar, invece, anche in zona gialla possono svolgere solo la consegna a domicilio ma l’asporto viene vietato per evitare assembramenti da aperitivi improvvisati in strade e piazze vicino ai bar. È quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio.

Scuola: dal 18 superiori in presenza al 50%

A partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi “integralmente in presenza”.

Impianti di sci chiusi fino al 15 febbraio

Gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. La bozza del Dpcm sottolinea che dal 15 di febbraio potranno aprire gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.

Via libera alle crociere italiane

Via libera alle crociere. La bozza del Dpcm in vigore da domani 16 gennaio afferma che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

Chiuse palestre e piscine

Restano chiuse palestre e piscine anche se si continua a lavorare per consentire almeno la ripresa degli allenamenti individuali.

Le seconde case

No anche agli spostamenti verso le seconde case fuori regione a meno di motivi che rendano lo spostamento indispensabile come rotture improvvise: ma lo spostamento deve durare il tempo necessario e sufficiente per affrontare il problema e non oltre. Se si vive in regioni in zona arancione, stop anche allo spostamento verso le seconde case all’interno della regione.

Visite a parenti e amici

Inoltre, dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021, sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 20 all’interno della regione se si è in zona gialla o all’intero dello stesso comune se si è in zona arancione o rossa, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.

Sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia.

Fisco: stop a invio delle cartelle esattoriali

“Proroga-ponte per la ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali”. Il decreto legge approvato “prevede l’ulteriore differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonchè degli altri atti tributari elencati dall’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34″.

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