La Chiesa colombiana ricorda a Fides le azioni di solidarietà nel corso del 2020 si sono concentrate in tre periodi specifici. La campagna Donatón Chocó. La cura delle famiglie vulnerabili nel momento più critico della pandemia. E l’attenzione alle persone colpite dall’inverno. Attraverso le donazioni alle famiglie dei 30 comuni del dipartimento sono stati distribuiti sussidi economici. Migliaia di kit di biosicurezza e igiene. Pacchi di patate e zucchero.
Comunità colombiana dei credenti
Monsignor Juan Carlos Barreto Barreto è il vescovo della diocesi di Quibdó. Il presule ha espresso il suo ringraziamento ai benefattori. In tanti, durante la pandemia di Covid e il periodo invernale, hanno sostenuto le comunità. Quibdó è un comune della Colombia, capoluogo del dipartimento di Chocó. Si trova nella parte occidentale del paese. Ed è noto per la sua ampia popolazione afro-colombiana. Nonostante risorse naturali non sfruttate, la sua popolazione ha uno dei più bassi standard di vita. E ciò tra tutti i dipartimenti colombiani. Da lungo tempo soffre per la violenza. L’abbandono dello stato. La corruzione. E il conflitto armato.
Grave situazione
La diocesi è impegnata insieme ad organizzazioni locali e dei popoli indigeni a denunciare la grave situazione. A chiedere il rispetto dei diritti umani della popolazione e l’impegno dello stato. La diocesi di Quibdó esprime sincero ringraziamento a tutte le persone. Le istituzioni. E le organizzazioni che hanno sostenuto la nostra missione pastorale in questo anno difficile. In particolare “vogliamo ringraziare coloro che, attraverso di noi, hanno dato e stanno offrendo un contributo di solidarietà“. Per mitigare le ansie di molte famiglie nel contesto della pandemia di Covid e dell’ondata invernale”.
Impegno umanitario
“Siamo immensamente grati a tutti i benefattori che si sono affidati alla diocesi per portare avanti questo impegno umanitario– sottolinea il presule-. Siamo consapevoli delle grandi esigenze di questo territorio e del contesto in cui ci troviamo. Che richiede trasformazioni strutturali. Molte delle quali le stiamo promuovendo insieme ad organizzazioni sociali ed etnico-territoriali. Tuttavia, il Signore incoraggia alla solidarietà immediata. Ascoltando il suo invito a prendersi cura dei poveri”. E conclude il vescovo: “Le persone e le istituzioni ci hanno dato una mano nel far sentire vicina la presenza di Dio che ci ama, unendoci nella volontà di costruire un mondo migliore”.