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A Prato la Dottrina sociale della Chiesa diventa un albero di melograno

In contemporanea con altre 27 città in Italia, a Prato è stato piantato l'albero della Dottrina sociale della Chiesa nel corso della decima edizione del Festival ad essa dedicato che si concluderà venerdì

“La Dottrina sociale è il segreto meglio conservato della Chiesa”. E’ celebre la definizione che ne ha dato il cardinale honduregno Óscar Rodríguez Maradiaga. Il coordinatore del C6, il Consiglio dei porporati che collaborano con il Papa nel governo della Chiesa, intende così esprimere la necessità di far conoscere maggiormente un tesoro ecclesiale non adeguatamente conosciuto. Un’originale iniziativa della diocesi di Prato va in questa direzione.
Dottrina

Gesto simbolico per la Dottrina sociale

In contemporanea con altre 27 città in Italia, a Prato è stato piantato l’albero della Dottrina sociale della Chiesa. Presenti a questo gesto simbolico avvenuto nell’area verde davanti alla chiesa di Santa Maria della Pietà, il vescovo Giovanni Nerbini e il vicesindaco Luigi Biancalani. Come segno della reciproca collaborazione tra diocesi e istituzioni cittadine nel raggiungimento del bene comune. L’iniziativa si è svolta in occasione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa giunto alla sua decima edizione con il titolo “Memoria del futuro“.

Segno di vicinanza e fecondità

La manifestazione si concluderà venerdì e per la prima volta si svolge in modalità diffusa. Con eventi che si tengono in venti città italiane. La tappa toscana è a Pisa. Mentre Prato partecipa in segno di vicinanza con il gesto simbolico di apertura: la piantumazione di un albero di melograno. “L’albero, elemento fondamentale nella Scrittura, esprime la forza del Creatore. Il melograno in particolare è segno di fecondità, bellezza, amore, ricchezza interiore, dell’unità nella molteplicità- ha spiegato il vescovo Giovanni Nerbini prima di impartire la benedizione– E’ un simbolo che ci richiama alla cura, al fatto che dobbiamo essere sempre capaci di guardare al futuro e costruirlo nel segno della solidarietà, della comunità, del bene comune”. Il vice sindaco Luigi Biancalani ha sottolineato come “in un momento difficile per tutti è importante esprimere solidarietà vera, mi auguro che questa iniziativa si diffonda sempre di più. Certi valori dobbiamo metterli in pratica: aiutare chi ha bisogno senza distinzione”.

Cooperazione internazionale

Prima della benedizione dell’albero, coperto con la terra dal vescovo e dal vicesindaco muniti di pala, è stata scoperta una targa ricordo con su scritta la data e il riferimento alla Dottrina sociale della Chiesa. All’iniziativa era presente la consigliera comunale Sandra Mugnaioni, in rappresentanza degli organizzatori del Festival. “Oggi più che mai è importante attivare energie collettive e collaborare insieme per la promozione della vita, della famiglia. Valorizzare le pubbliche istituzioni, ma anche sicurezza e legalità e piena apertura alla cooperazione internazionale in chiave di giustizia, solidarietà e pace”, evidenzia Sandra Mugnaioni. La piantumazione è stata possibile grazie al contributo del Banco Fiorentino Mugello-Impruneta- Signa, rappresentato alla cerimonia da Maria Chiara Pieraccini.

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