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Coronavirus, l’Iss: “L’indice Rt scende da 1,43 a 1,18”

Il monitoraggio congiunto con il Ministero della Salute indica una decrescita complessiva in tutte le Regioni. Ma in 17 restano ad alto rischio di casi

Nessun cambiamento di colore per ora, ma la situazione legata all’indice di contagio riscontra sensibili segnali di miglioramento. Secondo l’Istituto superiore di Sanità, nell’ambito del monitoraggio congiunto con il Ministero della Salute, fa sapere che l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,18 praticamente in tutte le regioni. Addirittura, in alcune regioni, il valore è inferiore a 1. Un quadro radicalmente diverso rispetto a una settimana fa, quando l’indice rilevato si attestava a 1,43, con valori medi superiori a 1,25 nella maggior parte dei territori italiani. Al 17 novembre, infatti, 18 Regioni avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva. Al momento, però, non sono previste variazioni nelle misure restrittive. La prossima settimana, a seconda dei risultati del nuovo monitoraggio, si procederà a una nuova verifica.

Rt, le regioni gialle

Al momento, solo la Regione Abruzzo è pronta a cambiare colore. Il passaggio in zona rossa, tuttavia, è frutto di una decisione autonoma e non di un’ordinanza apposita del Ministero della Salute. Nell’arco del prossimo mese, le tre regioni attualmente a rischio moderato, potrebbero entrare nella fascia arancione. A questo proposito, l’Iss “raccomanda alle autorità sanitarie delle 3 Regioni/PA con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese di valutare la possibile adozione di ulteriori misure di mitigazione”.

Feste e Covid: il monito

Come precisato dal direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, Massimo Galli, intervenuto al convegno “Covid Geo”, più che alle prossime feste l’attenzione dovrà essere focalizzata “su cosa succederà a Pasqua se questa seconda ondata non verrà soppressa come si deve. Altrimenti è come fare le diete molto concentrate e poi ci si arrabbia se dopo si ingrassa un chilo alla settimana. O si riesce a trovare un mantenimento, almeno fino a quando non arriverà il vaccino, o la terza ondata è scontata”.

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