Cinquecentoquattro vittime e 27.354 nuovi positivi: questo il bilancio del Ministero della Salute sull’andamento della pandemia da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 152.663 tamponi, meno dei 195.275 di ieri. Il rapporto test e nuovi positivi sfiora quindi il 18%. Il numero dei decessi sale a 45.733, mentre il totale dei positivi dall’inizio della pandemia (inclusi decessi e guarigioni) arriva a 1.205.881. Le terapie intensive crescono di 70 unitĆ , per un totale di 3.492. I ricoverati con sintomi crescono di altre 489 unitĆ , 32.536 in tutto. I guariti sono 9.376 nelle ultime 24 ore, 420.810 dall’inizio dell’emergenza. Gli attualmente positivi in Italia sono 712.490.
Coronavirus e Regioni
A livello regionale, ĆØ ancora una volta la Lombardia a fare da aprifila con 4.128 nuovi casi. Solo pochi in piĆ¹ della Campania (4.079), diventata zona rossa da poche ore. Seguono Piemonte (3.476), Emilia Romagna (2.547), Toscana (2.433) e Lazio (2.407). Fra le altre, c’ĆØ anche chi si appresta a diventare zona rossa. Il 18 novembre toccherĆ all’Abruzzo, dove le scuole resteranno comunque aperte. “Abbiamo assunto la decisione di firmare un’ordinanza che applica alla Regione Abruzzo – ha detto il governatore Marco Marsilio – la disciplina contenuta nell’articolo 3 del Dpcm e cioĆØ quella delle cosiddette zone rosse e non di piĆ¹”. Anche la Basilicata (zona arancione dall’11 novembre) va verso nuove chiusure, e in questo caso con riguardo anche alle scuole. “La decisione, in questo momento necessaria, di prevedere qualche giorno di didattica a distanza per le scuole primarie e secondarie di primo grado, servirĆ a diminuire la diffusione del virus e la conseguente pressione sulle strutture ospedaliere lucane”.
Puglia e Liguria
Appelli alla chiusura arrivano anche dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici. Il cui presidente, Filippo Anelli, fa riferimento alla Puglia, dove ricopre il ruolo di presidente dell’Ordine dei Medici a Bari: “Il virus continua a diffondersi a una velocitĆ preoccupante in Puglia. L’assessore Lopalco chieda subito al governo di rendere la Puglia regione rossa“. Anche in Liguria la vigilanza resta alta: “A oggi – ha detto il governatore Giovanni Toti – l’indice Rt in Liguria secondo i nostri calcoli ĆØ intorno a 1,06-1,07. Questa settimana sarĆ fondamentale per vedere l’andamento dei dati. Se entro la fine del mese l’Rt scende sotto 1 e il numero di ricoverati comincia sensibilmente a scendere potremo ragionare di interventi ampliativi”.