Sabir Michael è il presidente della Ong “Peace Welfare and Development Association” (Pwda). Afferma a Fides: “E’ urgente applicare le leggi esistenti. E punire le persone coinvolte nella conversione forzata e nei matrimoni illegali di minorenni. Il governo deve fare il possibile. Applicando tutti i mezzi. Perché tali crimini non avvengano”. Il caso della 13enne cattolica Arzoo Raja non è isolato. Sono numerose altre conversioni forzate e di matrimoni delle ragazze minorenni rapite. Auspichiamo che la giustizia possa fare il suo corso. E che le istituzioni fermino, ai sensi delle leggi vigenti, personaggi come Qazi Mufti Ahmed Jaan Raheemi. Danneggiano la convivenza interreligiosa in Pakistan. E incoraggiano il fenomeno delle spose bambine“.
Il quotidiano inferno di una minorenne
Il tribunale di Karachi ha emesso il mandato di arresto, senza possibilità di cauzione, per Qazi Mufti Ahmed Jaan Raheemi. Il religioso musulmano ha celebrato con rito islamico il matrimonio di una ragazza minorenne cristiana Neha Pervaiz. Rapita e costretta a convertirsi all’islam nell’aprile 2019. Neha Pervaiz è riuscita a sfuggire al marito di 45 anni dopo una settimana di prigionia. La famiglia di Neha ha intentato una causa contro il rapitore. Contro il religioso islamico. E altre quattro persone coinvolte nel sequestro, nella conversione forzata. E nel matrimonio illegale della figlia. Sabir Michael, leader cristiano, è impegnato per i diritti umani. E per i diritti delle minoranze.
Coercizione
Commenta l’ordine di un tribunale di Karachi a carico del leader islamico. Che è anche coinvolto personalmente nel recente caso della ragazza cattolica Arzoo Raja. Avendone celebrato, d’accordo col rapitore, le nozze islamiche. Il tribunale ritiene che il matrimonio della minore Neha sia stato celebrato senza il suo consenso. Sotto pressione, coercizione e influenza. In palese violazione del Sindh Child Marriage Restraint Act. Le pene previste includono la reclusione per due anni e la multa di centomila rupie o entrambe.