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Accoltella il compagno: arrestata una donna a Brescia

L'uomo, ferito, è riuscito a scappare in strada ed è stato soccorso dal 118. La donna deve rispondere di tentato omicidio

Deve rispondere di tentato omicidio la donna, una bresciana di 56 anni, arrestata dalla Squadra Mobile per l’accoltellamento del proprio convivente. L’uomo, un 50enne di nazionalità greca, è stato ferito al fianco dalla compagna durante un furioso litigio. L’episodio è avvenuto a Brescia nell’abitazione della 56enne, nei pressi di Via Veneto.

Lite col compagno finita nel sangue

Stando a quanto ricostruito dall’attività investigativa dei poliziotti, coordinata dal Sostituto Procuratore Passalacqua, tutto è iniziato da una lite per futili motivi. Al culmine del diverbio, la donna avrebbe impugnato il coltello e sferrato un fendente al convivente.

L’uomo è poi riuscito a scappare allontanandosi di corsa dall’abitazione, tamponandosi la ferita. Ma, dopo aver percorso qualche centinaio di metri, si è accasciato a terra per il dolore. Il tutto è stato ripreso dalle diverse telecamere a circuito chiuso della zona.

I soccorsi

La sofferenza dell’uomo è stata notata da alcuni passanti che transitavano per Via Veneto, i quali hanno immediatamente allertato la sala operativa del 112. Sul posto è arrivata sia la volante della Questura sia il 118.

Il ferito è stato quindi portato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’ospedale Civile, dove è stato sottoposto a un’operazione chirurgica d’urgenza. Ora non si troverebbe in pericolo di vita. La convivente è stata arrestata.

Il precedente

L’ultimo caso di violenza tra le mura domestiche, ma con un finale ben più tragico, avvenne sempre nel Bresciano lo scorso 9 maggio. In quella occasione un uomo, un italiano di 40 anni, ammazzò a coltellate la moglie, una donna 30enne di origine marocchina. La mattanza avvenne in casa, a Milazzo, davanti ai tre figli della coppia, che avevano tra i due e i 15 anni.

A permettere l’arresto dell’omicida fu il sindaco che, passando casualmente nei pressi dell’abitazione, sentì le urla provenire dalla casa. Entrando, trovò la figlia maggiore sporca di sangue che chiedeva aiuto e chiamò il 112. L’autore dell’omicidio si consegnò poi alle forze dell’ordine senza opporre resistenza.

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