Sant’Emiliano, vescovo, probabilmente nato in Irlanda anche se non si conosce in quale anno, muore a Faenza, in provincia di Ravenna nel 780 circa.
Scarse notizie sulla sua vita. E’ un vescovo irlandese giunto in Italia in pellegrinaggio per venerare, a Roma, la tomba di Pietro e Paolo. Nel viaggio di ritorno si ammala gravemente e muore nei pressi di Faenza.
Sulla sua tomba si manifestano molti miracoli, che continuano nel corso degli anni. Le sue spoglie mortali, in un primo tempo sistemate nella Chiesa di San Clemente, in seguito sono poste in quella di Santa Maria in Conte (che dal XII secolo prende il nome di Sant’Emiliano).
In un sinodo del 1321 il culto del santo viene esteso a tutta la città di Faenza. Nel 1512 la festa, che viene celebrata il 6 novembre, diviene di precetto. Le reliquie di Emiliano si trovano attualmente in cattedrale, in un’arca marmorea quattrocentesca, dove sono state traslate quando, in seguito alle soppressioni napoleoniche, la chiesa a lui dedicata è stata chiusa al culto.Â
Tratto dal libro “I santi del giorni ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi