Almeno 140 persone sarebbero rimaste uccise in un naufragio al largo del Senegal. Un’imbarcazione di migranti, affondata la scorsa settimana, ma della quale non si hanno avute finora notizie certe. Se i numeri fossero confermati, si tratterebbe del più grave naufragio del 2020, uno dei peggiori per quanto riguarda l’emergenza migratoria. Secondo quanto riferito dall’Organizzazione internazionale delle Migrazioni (Oim), il barcone trasportava almeno 200 persone, 59 delle quali sarebbero state salvate dall’intervento di alcune imbarcazioni nelle vicinanze, che avrebbero in seguito recuperato anche i corpi, privi di vita, di altri 20 naufraghi. L’Oim si è detta “profondamente addolorata per questa recente tragedia, che segue quattro naufragi registrati nel Mediterraneo centrale la scorsa settimana e un altro nella Manica”.
At least 140 people have drowned after a vessel sank off the Senegalese coast, the deadliest shipwreck recorded in 2020.
IOM is deeply saddened by this tragedy, which follows four shipwrecks recorded in the Central Mediterranean last week: https://t.co/Cz9zQU3dwi pic.twitter.com/Ee9XmQni87
— IOM – UN Migration (@UNmigration) October 29, 2020
Il naufragio
Al momento, la ricostruzione del percorso fatto dall’imbarcazione è arrivata dai membri della comunità locale. I quali hanno fatto sapere all’Oim come i migranti sarebbero partiti da Mbour, città costiera del Senegal, lo scorso 24 ottobre, con destinazione Isole Canarie. A provocare il naufragio, forse un incendio scoppiato sul barcone poche ore dopo la partenza, finendo per provocarne il rovesciamento nei pressi di Saint-Louis, sempre al largo delle coste senegalesi. E proprio la missione Oim in Senegal, guidata da Bakary Doumbia, lancia un appello affinché venga posta attenzione sulle coste del Paese: “Chiediamo l’unità tra i governi, i partner e la comunità internazionale per smantellare le reti di traffico e contrabbando che sfruttano i giovani disperati”. Fondamentali, in questo senso, “canali legali potenziati per minare il modello di business dei trafficanti e prevenire la perdita di vite umane”.
Rotta Senegal-Canarie
Proprio la rotta Senegal-Canarie, negli ultimi mesi, sarebbe interessata da un incremento del traffico migratorio. Secondo l’Oim Senegal, infatti, lo scorso mese almeno 14 imbarcazioni, per un totale di 663 migranti, hanno lasciato il Paese per dirigersi verso l’arcipelago al largo del Marocco. Buona parte delle quali ha subito un incidente durante il viaggio. Nelle Canarie si sono comunque registrati da inizio anno 11.006 arrivi. Un numero significativamente maggiore di quello risalente allo stesso periodo dello scorso anno (2.557) ma inferiore rispetto al 2006, quando si toccò il record di 32 mila.