A oltre due anni dal tragico crollo del Ponte Morandi la questione della Concessione a Autostrade per l’Italia non è ancora conclusa, il traffico sulle autostrade che partono da Genova o convergono su Genova da mesi è sottoposto a gimcane e ritardi pesanti che danneggiano le aziende di trasporto e di logistica e il nostro import ed export che usa in gran parte i porti di Genova e Savona. Ricordo che un terzo del nostro PIL dipende dall’import e dall’export. Perché l’import si riferisce a materie prime che le nostre aziende manifatturiere debbono trasformare e perché una buona parte della nostra alimentazione, frutta, verdura, cereali etc. arriva dall’estero .
Noi stiamo pagando la mancanza di sorveglianza su Autostrade che sino agli inizi del 2012 faceva capo a ANAS e dal 2012 (governo Monti) venne attribuita a una Direzione Generale del Ministero dei trasporti che però come venne dichiarato al Senato non aveva mezzi e uomini sufficienti per controllare se le Società concessionarie provvedevano alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nei mesi successivi al tragico crollo del Ponte Morandi prima con la caduta del viadotto sulla A6 e poi con il crollo del soffitto della Galleria Bertè a Masone (A26) a fine 2019 , oltre 16 mesi dopo la caduta del Morandi, fu chiaro che sulla rete autostradale che convergeva su Genova e sulla Liguria non vi era la sicurezza necessaria.
Terrorizzati dalle ulteriori cause giudiziarie che potevano determinarsi si decisero i lavori di manutenzione. Siccome la incompetenza come il male pare che in terra non abbia fine, non si utilizzarono i giorni del Lockdown per fare i lavori, cosicché da maggio trasporto merci e passeggeri sono sottoposti a ritardi inaccettabili che hanno comportato l’aumento del costo di trasporto.
Mentre il Governo ha scaricato sulla Società Autostrade il rimborso dei maggiori costi di trasporto alla Società autostrade i lavori sulla rete con chiusure e deviazioni al traffico proseguiranno ancora per mesi.
Nel frattempo la Autorità dei trasporti ha ridotto l’aumento delle tariffe autostradali ma da quanto pare non a sufficienza. Cosicché vi è il rischio che le mancate manutenzioni degli anni scorsi vengano pagate dal trasporto merci e passeggeri con l’aumento dei pedaggi. Sarebbe veramente grave.
Non resta che ricordare a tutti che secondo Benedetto Croce la onestà per i politici è la competenza. Se nella mia vita ho fatto il fotografo di calcio non accetto di occuparmi di trasporti, casomai mi occupo di sport.