“Scrivo un appello a Interris.it perché mio figlio di 12 anni ha paura di morire. Io sono cattolica e ho cercato di spiegargli che Gesù lo protegge e che è normale avere paura in una situazione grave come questa. Ma mio figlio ha un timore direi cosmico, non solo legato alla pandemia.
Lui crede che se io e mio marito viaggiamo in aero, moriremo perché non è un mezzo sicuro. A nulla vale spiegargli che è più pericolosa l’automobile. Lui stesso si rifiuta di viaggiare con noi e di notte si sveglia perché pensa che con il buio finirà il mondo. Sappiamo che gli adolescenti possono passare momenti di crisi e di piccole depressioni.
Ma se questa situazione fosse più pericolosa di quello che pensiamo? La pandemia certamente ha peggiorato le cose e forse lui si sente responsabile anche dei nostri timori. Con il lockdown, le regole sul distanziamento sociale e (la nostra) paura di entrare negli Ospedali o negli studi medici, non ci siamo avventurati a chiedere aiuto a nessuno specialista. Ora che è ricominciata la scuola ci sembra che sia distratto dai compagni ritrovati, dallo studio e dagli insegnanti.
Ma ci stiamo chiedendo se non sarebbe il caso di farlo visitare da uno psicologo dell’età evolutiva o di riportarlo nella nostra Parrocchia, dove stava seguendo il corso per la Cresima. Potremmo farlo parlare con i Padri che ci sono sempre stati vicini. Purtroppo anche noi abbiamo paura di entrare in Chiesa, a causa del Coronavirus”.
Linda M.