Quando Viviana Parisi è uscita dall’autostrada Palermo-Messina per recarsi a Sant’Agata di Militello era in auto con il figlio Gioele, come si evince dal video di sorveglianza. Questo fatto per il procuratore di Patti, Angelo Cavallo: “E’ un punto importante per il prosieguo delle indagini”. La donna era stata trovata morta sabato scorso nei boschi di Caronia in provincia di Messina.
Le ricerche di Gioele
Sono già trascorsi 10 giorni, la speranza di trovar vivo il bambino si vanno sempre più affievolendo con il passare delle ore. Sono più di 70 tra Carabinieri, Poliziotti, Vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile a continuare le ricerche. Nel vertice che si è tenuto in Prefettura a Messina, questa mattina, alla presenza dei soccorritori è stato deciso che ricerche resteranno nei territori di Caronia e Sant’Agata di Militello. Anche se con un raggio d’azione che si va allargando: dall’area del ritrovamento del corpo della madre, all’ultimo centro abitato in cui Viviana si è fermata, cioè Sant’Agata di Militello. Lì Viviana ha trascorso circa 20 minuti. Una tappa imprevista, in quanto sarebbe dovuta andare a Milazzo in un centro commerciale per comprare un paio di scarpe al piccolo, in cui però non è mai arrivata.
Le parole del marito e del suo legale
In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi, e papà di Gioele dice: “Io non credo che Viviana sia stata uccisa, ma il suicidio non lo voglio nemmeno immaginare. Forse è stato un incidente o un malore. Quella mattina era tranquilla, anche se nei mesi scorsi aveva avuto dei problemi“. E poi continua raccontando che: “Viviana a Messina si era ambientata molto bene e aveva ottimi rapporti anche con i miei parenti, con mia madre e mio padre, i miei fratelli. Lei e Gioele sono la gioia di casa, sono la mia vita – racconta Mondello. Ho dentro ora un vuoto terribile. Un vuoto che mi divora. Per favore, se qualcuno ha visto qualcosa, se sa qualcosa, lo imploro, parli“. L’avvocato Pietro Venuti, legale del marito di Vivana Parisi, ribadisce che erano “una coppia serena e tranquilla” e “non c’erano state discussioni la mattina in cui Viviana è uscita di casa . Non c’era niente che potesse fare pensare all’evento tragico“. Poi ha aggiunto un altro particolare sull’autopsia eseguita sul cadavere della donna. “Il consulente di parte che ha partecipato all’autopsia ci ha riferito che la donna aveva morsi di animali selvatici sul corpo che vivono in zona“. “L’analisi ha evidenziato fratture – dice – non ci sono segni di arma da fuoco“, come emerso ieri, ma fratture varie, dalle gambe al torace e le vertebre, “probabilmente dovute a una caduta”.