Un inferno, ad appena due chilometri dall’uscita di Cerignola Est, sulla rovente Autostrada 14. Una trappola organizzata per il furgone portavalori della SicurItalia, che in quel momento transitava lungo l’A14 bloccata da alcune una scarica di mitra, da vetture date alle fiamme e resa impraticabile da una manciata di chiodi a tre punte lasciati sull’asfalto per forare gli pneumatici.
Un piano architettato a scopo di rapina ma senza tener conto, a quanto sembra, dei meccanismi di sicurezza adottati dalla società che, secondo quanto emerso finora, avrebbe impedito materialmente ai banditi di portar via il grosso carico.
Agguato in autostrada
Secondo gli inquirenti, al momento dell’apertura del furgone, sarebbe scattato il cosiddetto “spuma block”, ovvero l’immissione di una sostanza che ha ricoperto le banconote trasformandosi rapidamente in una resina dura, intrasportabile. Per ovviare al problema, il commando avrebbe tentato di tagliare le lamiere del furgone, rinunciando però quasi subito e fuggendo, stando agli investigatori, solo “con pochi spiccioli”.
L’agguato, però, aveva già messo fuori uso l’autostrada, trasformandola in un agghiacciante scenario da film thriller, fortunatamente senza gravi conseguenze per gli automobilisti. Autostrade per l’Italia ha diffuso quasi subito una nota, comunicando la chisura temporanea del tratto “tra Foggia ed il bivio con la A16 in entrambe le direzioni a causa di una tentata rapina ad un portavalori, avvenuta all’altezza del km 591,700.\1”.
I precedenti
Colpo fallito dunque, ma questo non ha impedito ai banditi di creare enormi disagi agli automobilisti, con code chilometriche andate avanti per ore. Del resto, non era nemmeno il primo tentativo di rapina messo in atto sul medesimo tratto autostradale. L’ultimo caso appena qualche giorno fa, il 24 luglio. Anche in questo caso, il colpo era fallito ma per il sopraggiungere di una volante della Polizia.