La nave-ospedale ‘San Raffaele’, da anni attivo in Colombia per conto della fondazione italo-colombiana Monte Tabor nell’assistenza di persone in zone dove non arrivano i programmi sanitari pubblici, è stato oggetto di un assalto a mano armata che ne comprometterà nell’immediato l’operatività. Lo riferisce il quotidiano El Tiempo di Bogotà. E’ il primo assalto da quando il ‘San Raffaele’ ha cominciato ad operare, quattro anni fa.
L’attacco alla nave
L’attacco da parte di una decina di persone con il volto coperto, ha reso noto il giornale, è avvenuto ieri nel porto di Buenaventura, cittadina nel dipartimento colombiano del Valle del Cauca, da dove la piccola nave parte per missioni che in questi mesi sono state concentrate nella lotta alla pandemia da coronavirus. Secondo la denuncia presentata da Diego Posso, uno dei fondatori e attuale direttore del programma, il commando armato è penetrato nell’imbarcazione appena rientrata una missione lungo il Rio San Juan.
Il furto di motori e computer
I guerriglieri hanno rubato due motori di un motoscafo-ambulanza e un altro motore di una delle barche per il trasporto di persone. Preso inoltre materiale medico e sette computer che erano appena stati donati dall’ambasciata giapponese a Bogotà. Durante l’assalto, gli attaccanti hanno catturato e bloccato i due sorveglianti che si trovavano a bordo, causando loro ferite e contusioni che hanno comportato il loro trasferimento in ospedale. I danni causati, ha dichiarato Posso ai media, raggiungono ad una prima valutazione i 300 milioni di pesos (quasi 70.000 euro). La polizia di Buenaventura ha indicato di aver messo a disposizione una ricompensa di 10 milioni di pesos (2.320 euro) per chi fornirà notizie utili a risalire ai responsabili del furto.