O mio Dio, dolcezza ineffabile, convertimi in amarezza tutte le consolazioni della carne che mi ritraggono dall’amore delle cose eterne, e che malamente mi attirano a sé sotto l’aspetto di un piacere presente. Non mi vinca, o mio Dio, non mi vinca la carne e il sangue; non mi gabbi il mondo e la breve sua gloria, non mi inganni il diavolo e la sua astuzia.
Dammi la fortezza di resistere, la pazienza di soffrire, la costanza perseverare. Per tutte le consolazioni del mondo dammi la soavissima unzione del tuo spirito, e per l’amore carnale, infondimi l’amore del tuo nome. Ah! che il mangiare, il bere, e il vestire, e le altre cose, che servono al mantenimento del corpo, sono di aggravio ad uno spirito fervoroso.
Concedimi di servirmi con moderazione di siffatti beni e di non farne uso con troppa avidità e passione. Rinunziare a tutto non è possibile, perché la natura va sostentata, ma la santa legge proibisce di andare in cerca di cose superflue e di quelle che più dilettano; perché altrimenti la carne diverrebbe insolente contro lo spirito. Frattanto, di grazia, la tua mano mi regga e mi diriga affinché non oltrepassi la giusta misura.
RISOLUZIONI: Risolvi di usare grande moderazione nel servirti di quelle code che sono necessarie per la sostentazione del corpo e di guardarti da ogni avidità e passione verso di esse.