Il 21enne è stato riconosciuto grazie alle telecamere che hanno inquadrato buona parte della rissa, scoppiata alle 2 e mezza del 6 giugno tra i tavolini all’aperto in corso Garibaldi, una delle strade della “movida” milanese, e grazie ai testimoni che hanno parlato di “ultras”. Attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze delle persone che hanno assistito sabato mattina all’aggressione, è finito nel carcere di San Vittore il figlio 21enne di un capo dei tifosi dell’Inter.
Coltello a serramanico
Una volta inquadrata la presenza di ultras il suo volto, noto, non è sfuggito agli investigatori della compagnia Duomo, che si sono recati in via Padova, perquisendo la sua abitazione e una vettura a lui in uso. E’ stato arrestato il presunto aggressore del 24enne accoltellato nella notte tra il 5 e il 6 giugno, durante una rissa in piano centro, a Milano. Si tratta di un 21enne milanese, figlio del leader storico degli ultras nerazzurri, Franco Caravita. A individuarlo sono stati i carabinieri, che nel corso di una perquisizione hanno anche sequestrato un coltello a serramanico che potrebbe essere stato utilizzato durante l’accoltellamento. Il ragazzo ferito al torace si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale, mentre un suo amico è stato ferito alla testa. Il ragazzo accusato di tentato omicidio aggravato, lesioni personali aggravate e porto di oggetti atti a offendere) si trova nel carcere milanese di San Vittore, in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Sono stati sequestrati anche gli indumenti sporchi di sangue che sarebbero stati utilizzati durante l’aggressione.