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Lampedusa, bruciati i vecchi barconi dei migranti

Gli incendi appiccati nei depositi delle imbarcazioni usate per attraversare il mare. Il sindaco di Lampedusa: "Vogliono attentare alla nostra immagine"

Fiamme a Lampedusa, dove le due rimesse dei vecchi barconi utilizzati dai migranti per compiere la traversata del Mediterraneo sono stati dati alle fiamme. Due distinti incendi, entrambi appiccati deliberatamente e che hanno impegnato diverse squadre dei Vigili del fuoco, mentre i barconi andavano letteralmente in fumo, sotto una colonna di fumo visibile da grande distanza, che ha via via offuscato l’aria sopra Lampedusa. Cinque automezzi dei Vigili del fuoco sono stati impiegati per domare le fiamme, mentre i Carabinieri hanno avviato le indagini per individuare i responsabili del gesto. Anzi, dei due gesti.

Hotspot sempre pieno

L’accaduto non ha lasciato indifferente l’amministrazione locale, con il sindaco Salvatore Martello ad accusare gli incendiari di voler “attentare all’immagine di Lampedusa”. Un episodio quasi senza precedenti sull’isola, sempre impegnata nell’accoglienza e nell’assistenza primaria a coloro che arrivano in Italia da oltre il Mare nostrum. Una vera e propria “porta” per il nostro Paese che, finora, ha svolto con incredibile diligenza il compito di assolvere alla propria vocazione. Il che, naturalmente, continua a far sì che il locale hotspot funzioni a pieno ritmo, con un ricambio talmente ingente di ospiti che, di fatto, è come se la struttura restasse sempre operativa. Al momento, contando gli ultimi arrivi, sono circa 600 i migranti approdati sull’isola nell’ultima settimana. Una cifra che preoccupa, specie in relazione alla pandemia in corso da Covid-19.

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