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Libia: attacco vicino residenza ambasciatore Italia a Tripoli, almeno 5 morti

Farnesina: "Attacchi indiscriminati totalmente inaccettabili che denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana"

Un attacco delle forze di Haftar contro civili ha colpito nella tarda serata di ieri l’area intorno alla residenza a Tripoli dell’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi causando almeno 5 morti. Lo rende noto il Ministero degli Esteri italiano.

La testimonianza

Alcuni residenti nella zona dell’attacco, citati dal portale Al Wasat su Ansa, hanno raccontato “che due razzi si sono abbattuti ieri sera nella zona di Zawiyat al-Dahmani, ove si trovano le sedi della radio, del ministero degli Esteri, l’hôtel Al Mahary, l’ambasciata della Turchia e la residenza dell’ambasciatore d’Italia“. Il portavoce del centro media dell’Operazione ‘Vulcano di rabbia’ del governo di Tripoli, Mustafa al-Majai, ha confermato all’agenzia Anadolu queste informazioni aggiungendo che altri razzi hanno colpito l’area intorno all’aeroporto internazionale di Mitiga e il porto marittimo, senza fare vittime. Sul profilo Twitter dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni in Libia si legge infatti “stasera, il personale Oim che era nel porto principale di Tripoli in attesa dello sbarco di circa 25 migranti, ha dovuto evacuare il luogo quando è stato bombardato. I migranti rimangono sulla nave della Guardia costiera”.

Le vittime

Ieri, il consulente per i media del ministero della Sanità libico – Amin al-Hachimi – aveva inizialmente parlato di tre morti nell’attacco – oggi aumentati a 5 – e di alcuni feriti gravi. “Il raid della milizia di Haftar nella zona di Zawiyat al-Dahmani ha causato finora 3 morti e 4 feriti”, ha dichiarato Hachimi riportato dall’agenzia turca Anadolu. Il ministro ha anche specificato che tra le vittime vi sono due agenti della sicurezza appartenenti al ministero degli Interni, che un altro ufficiale di sicurezza è stato gravemente ferito così come un volontario della Mezzaluna rossa libica.

Farnesina

“Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”, è la condanna della Farnesina.

Giuseppe Buccino Grimaldi e Khalifa Haftar

Aiuti medici dalla Turchia

La Presidenza della Repubblica tunisina ha autorizzato l’atterraggio all’aeroporto di Djerba-Zarzis di un aereo turco con aiuti medici destinati alla Libia. Lo rende noto in un comunicato la stessa presidenza di Tunisi, precisando che questa autorizzazione è stata concessa a condizione che gli aiuti vengano consegnati alle autorità tunisine (di polizia e doganali) che si occuperanno di consegnarli alla parte libica attraverso il valico terrestre di Ras Jedir. In Libia i contagi da coronavirus confermati sono 64, 3 i decessi. Ma si teme un numero reale molto più alto all’interno dei centri di detenzione di migranti. Dopo la caduta di Muammar Gheddafi, nel 2011, il paese è caduto in balia dei clan territoriali, che si sono poi rispettivamente riconosciuti a Est nella guida del generale Haftar, e a ovest, in Tripolitania, in quella del governo di Serraj. Ma ora la pandemia preoccupa entrambe le parti.

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