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La quarantena, un’occasione per riscoprire noi stessi

Tra tecnologia e riflessione, i giovani aspettano il momento giusto per ripartire. Con nuove convinzioni e una coscienza più forte

L’emergenza del Covid-19 ha imposto, prima all’Italia e poi all’Europa, una fase di quarantena che ha radicalmente modificato le nostre abitudini con impatti diversi a seconda delle generazioni di appartenenza.

Ormai è passato più di un mese da quando il Governo ha disposto le prime misure restrittive. Chiusi nelle nostre case, malgrado in un primo momento non sia stato così, anche noi giovani ci siamo resi conto della gravità della situazione.

Adesso, malgrado la fine sembri ancora lontana per un ingente numero di contagiati e di deceduti, è giunto il momento di riflettere su come noi giovani abbiamo passato questo mese e su come, da una disgraziata pandemia, possiamo trarre dei benefici: in primis dal punto di vista umano e in secundis culturalmente.

Mi sono reso conto, sin da subito, di come i tempi si siano “dilatati”. È stato posto un freno alle nostre frenetiche giornate, composte di mille impegni, riunioni, incontri e anche tante, troppe perdite di tempo. Certe volte si è arrivati a perdere anche il contatto con la realtà.

Grazie a questa nuova concezione temporale, la quarantena può essere un momento per riscoprire noi stessi e il legame con le nostre famiglie. Infatti, la permanenza in casa, è un’esperienza che, seppur in molti casi ci ha allontanato dai propri affetti, ci ha dato uno spunto di riflessione sull’importanza del nostro tempo.

È in momenti come questi che ci si rende conto di quanto la vita possa essere fragile, precaria e di come quello che può sembrare lontano potrebbe giungere, anche per noi giovani, alla soglia delle nostre case. Ed è proprio per questo che è necessario sottolineare l’importanza del tempo che ci viene donato quotidianamente. Adesso, è il momento di portare a termine quello che era lasciato sospeso per i troppi impegni, è il momento in cui noi tutti dobbiamo fare una chiamata in più ad i nostri cari per sentirci più vicini a loro.

Seppure molti giovani si siano sentiti soli, questo è il momento di non mollare, di riscoprire la propria forza, di ritrovare la bellezza delle piccole cose e di comprendere che, a volte, per stare bene basta un buon pasto, un libro, un film o semplicemente una chiacchierata.

Una forte risposta la stiamo avendo anche dalla tecnologia, che può essere un nostro grande alleato. Sfruttiamo il network per fare del bene, per aiutare chi non si può muovere, per ricevere informazioni, istruzione, cultura o più semplicemente per fare un’Ave Maria con altri fratelli e sentirsi meno soli.

Possono sembrare giornate grigie, di prigionia, ma, specialmente per noi giovani, è importante non lasciarsi andare e sfruttare questo tempo per migliorare noi stessi nell’attesa di un domani più sano e più sicuro.

Il mondo ne uscirà, probabilmente ferito gravemente e subendo grandi perdite umane ed economiche, ma saremo noi parte di una rinascita che non dovrà mai più perdere il contatto con la realtà e con il valore della vita.

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