La Santa Pasqua è vicina e bisogna vivere con maggior impegno soprattutto la carità. Quest’anno le famiglie non si riuniranno attorno alla tavola e non si faranno scampagnate il giorno di Pasquetta, ma questo non vuol dire che si debba perdere la vera essenza della Pasqua. In particolar modo quest’anno la vicinanza e la solidarietà verso chi è fragile e malato può contraddistinguere il buon cristiano. In questi giorni è fondamentale, per esempio, cercare di stare in contatto attraverso una telefonata e un messaggio, per inviare un saluto o esprimere interessamento verso l’anziano solo o l’amico che non sentiamo da molto tempo.
Andare oltre l’isolamento
“ Il desiderio di un contatto con le persone care è un’esigenza vitale per i pazienti affetti da Covid-19, in stretto isolamento nelle camere di un ospedale – racconta il presidente diocesano dell’azione cattolica di Padova Francesco Simoni – Per questo motivo, dopo confronto con alcuni medici attivi negli ospedali del territorio veneto, come Azione Cattolica di Padova ci siamo attivati per una raccolta fondi per acquistare e donare dei tablet (valore indicativo 200€ ciascuno) che consentiranno ai malati di mettersi in contatto con le loro famiglie almeno per un po’ di tempo. L’obiettivo è regalare un po’ di sollievo a persone che stanno affrontando una prova molto dura spesso in totale isolamento e lontananza dai propri familiari”.
Un risultato impensabile
“A Padova medici, infermieri ed operatori sanitari, che già toccavano con mano la profondità della sofferenza dei malati nei reparti di malattie infettive, o lo smarrimento degli anziani confinati in isolamento nelle case di riposo, hanno pensato a un piccolo gesto per rendere più umane le cure. ‘Ci vorrebbero dei tablet’ ha detto una dottoressa’ e a questo pensiero l’Azione cattolica di Padova ha prestato la sua rete e i suoi canali di comunicazione – ha aggiunto il presidente – Ci aspettavamo di raccogliere qualche centinaio di euro per un paio di ospedali nella diocesi – prosegue – ma la risposta delle persone ci ha travolto, e ci troviamo ora con più di 12mila euro, quasi 60 tablet in corso di consegna in tredici ospedali Covid e diverse case di riposo”.
Una generosità che fa riflettere
“La grande generosità di chi ha donato ci fa riflettere, e ci impegna a disporre della fiducia riposta in noi con responsabilità altrettanto grande – ha concluso -. L’Ac di Padova si è fatta strumento per distribuire il desiderio di bene e solidarietà che era già presente nel cuore di tanti; siamo felici di aver contribuito in piccola parte ad alleviare la solitudine di chi vive questi giorni di prova”.