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Covid-19, Spadafora: ulteriori restrizioni e misure di sostegno

Il ministro dello Sport rende noto il divieto di praticare allenamenti per ulteriori dieci giorni. Sono 50 i milioni in sostegno dei collaboratori sportivi

Mentre l’emergenza sanitaria inizia a mostrare i primi segnali di flessione, incombe sempre più minacciosa la crisi economica. Qual è la condizione delle strutture aziendali? Particolare attenzione,poi, si sta indirizzando al mondo dello sport. Si è parlato di un taglio agli stipendi dei calciatori mentre si cerca di individuare delle date utili per la conclusione dei campionati. Ma c’è anche tutto quel mondo di associazioni sportive che rischiano il fallimento. Con una diretta Facebook è intervenuto il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il quale ha chiesto di perorare lo sforzo nel rispettare le misure di sicurezza evitando per altri dieci giorni qualsiasi tipo di allenamento, mentre vengono assicurati 50 milioni per i collaboratori sportivi.

Le parole del ministro

“Anche nel mondo dello sport bisogna continuare a osservare regole rigide. Ecco perchè saranno vietate tutte le competizioni sportive di ogni ordine e grado, ma dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio e dunque abbiamo vietato gli allenamenti in ogni tipo di struttura. So che è un sacrificio per tutti i nostri atleti professionisti e non solo, ma serve per tutelare loro stessi e tutti quanti noi”. Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora spiega così il divieto di allenamenti collettivi introdotto nel nuovo decreto del Governo. “Sono ore molto complicate e difficili – ha osservato il ministro- Stiamo vivendo anche piccoli segnali di miglioramento, ma non dobbiamo pensare adesso di riprendere subito le nostre abitudini, perchè siamo in un momento nel quale bisogna osservare tutti al massimo le regole, stare assolutamente a casa e dare il tempo a chi sta lavorando con sacrificio di poter migliorare la situazione. Abbiamo davanti dieci giorni complicati e importanti in cui possiamo fare la differenza e poi cominciare a vedere dopo Pasqua segnali più netti e forti di cambiamento”.

 

Le misure di sostegno

Sono “due i temi su cui stiamo lavorando: quello del pagamento degli affitti delle strutture sia pubbliche che private. Poi quello dei collaboratori sportivi che magari non sono iscritti alla gestione separata dell’Inps e non sono dipendenti e non possono accedere alla cassa integrazione. A loro rivolgiamo un Fondo straordinario di 50 milioni e al massimo da lunedì prossimo, sul sito di Sport e Salute, cercheremo di rispondere alle loro richieste e se non dovessero bastare quei 50 milioni ipotizzati e cercheremo altre risorse perchè tutti possano essere aiutati”, afferma il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora. “Domani riceverò dal Coni i suggerimenti di tutto il mondo sportivo per capire bene qual è l’impatto negativo che l’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha avuto sul mondo dello sport- ha aggiunto- e cosa possiamo fare come Governo per aiutare. Poi, dopo aver incontrato i presidenti degli Enti di promozione sportiva, incontrerò i presidenti delle principali Federazioni: lavorerò a un piano per guardare subito alle esigenze del momento, per non far chiudere società sportive e aziende. Quindi penseremo a un piano straordinario di iniziative che possono partire da maggio e guardare al futuro, quando speriamo di essere fuori da questa emergenza“.

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