La voce degli ultimi

sabato 23 Novembre 2024
7.4 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 23 Novembre 2024

Dalla dura prova Covid, una lezione per il futuro

A distanza di più di un mese dall’inizio della pandemia abbiamo appreso in tempo reale, incollati allo schermo come siamo stati, di eroismi del personale medico e paramedico, dell’impegno silente e prezioso delle Forze dell’ordine tutte; del lavoro efficiente del sistema di rifornimento e di distribuzione dei piccoli e grandi presidi commerciali fino alla consegna a casa; delle associazioni del volontariato sempre primi ad occuparsi delle persone dimenticate; di religiosi che si sono industriati in ogni modo pur di portare conforto online o front, e di altri ancora.

Insomma il cuore degli italiani si è confermato grande, oltre alla proverbiale sua capacità di adattamento ad ogni circostanza. E tuttavia, alcune inefficienze evidenti hanno pesato sulla gestione della prevenzione e della cura della malattia. Abbiamo assistito a Regioni in competizione non efficiente con lo Stato; una pletora di soggetti impegnati nell’acquisto di apparecchi medicali e di beni materiali persino banali; difficoltà nel provvedere alla distribuzione di questi beni negli ospedali e presso le famiglie; ospedali poco attrezzati per le emergenze; esausti medici e paramedici non sufficienti per numero, ma anche mandati a combattere con scarse protezioni.

Questa esperienza, per certi versi inedita, dovrà pure indicarci per il futuro soluzioni nuove: nuovi assetti di pubblica amministrazione, nuove formule di funzionamento istituzionale. Ad esempio, in caso di ulteriori e nuove emergenze, si intende lasciare le cose come sono, senza aver imparato alcuna lezione da questa impegnativa e dolorosa prova? La sanità pubblica sarà organizzata meglio per la prevenzione e per le emergenze? Almeno per le situazioni emergenziali, ci dovrà essere un potere piramidale certo per non essere messi in difficoltà dalla mancanza di rapidità e di efficienza? Anche i decreti da emanare dovranno riguardare un solo soggetto, come il governo della politica di emergenza sanitaria, l’approvvigionamento di ogni bene occorrente per poter affrontare ora la pandemia, o qualsiasi altra evenienza. Si dirà che queste cose sono complicate e che comunque ci sarà tempo per discuterne, ma io penso che “il ferro va battuto quando è caldo”. Questa massima popolare ci dice di fatto, che per come siamo fatti è nella sofferenza vissuta che risiede la saggezza per scavalcare ogni egoismo umano, ogni parzialità, ogni partigianeria. E noi abbiamo bisogno di far tesoro anche di ogni esperienza per far crescere la convivenza tra le persone.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario