A causa dell’epidemia di coronavirus, il Vaticano dispone misure straordinarie. La Sala Stampa della Santa Sede, infatti, ha comunicato che Papa Francesco “vista la particolare condizione sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19” ha disposto fino al 3 aprile 2020 la sospensione di tutte le attività processuali in corso presso gli Uffici giudiziari dello Stato della Città del Vaticano, “nonché dei relativi termini di decadenza e di prescrizione”. “Tale previsione, già adottata in Italia, non opera – spiega la Sala Stampa – con riguardo alle attività di indagine” e “rispetto a quei procedimenti che necessitino di essere trattati per ragioni di urgenza“.
Le eccezioni
Nel rescritto del Pontefice si precisa che si fa eccezione per i casi urgenti. Il rinvio al 3 aprile, infatti, non riguarda “i procedimenti civili nel cui ambito venga dedotta una motivata situazione di indifferibilità e la cui ritardata trattazione possa produrre grave pregiudizio alle parti”; “i procedimenti penali per i quali non sia ancora in corso di celebrazione il giudizio di primo grado”; i “procedimenti penali a carico di soggetti detenuti o comunque gravati da misure limitative della libertà personale”; i “procedimenti penali nel cui ambito venga dedotta l’urgente necessità di assumere prove indifferibili”. Limitazioni vengono poste anche agli ingressi del tribunale e agli orari di apertura degli stessi uffici giudiziari.