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Covid-19, Roma: i Centri Antiviolenza continuano il loro lavoro

La sindaca Raggi: "I Centri Antiviolenza garantiscono i loro servizi, rispondono al telefono e alle richieste di aiuto delle donne in difficoltà

L’emergenza sanitaria per far fronte al Coronavirus sta impegnando la quasi totalità degli ospedali italiani, mentre l’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte cerca di mettere una toppa anche alla dilagante crisi economica, conseguenza diretta del virus. Ma cosa succede a tutte le altre problematicità che i cittadini vivono e che richiedono assistenza? Molte rimangono sospese, altre sono state annullate, alcune invece continuano a funzionare. E’ il caso dei Centri Antiviolenza di Roma Capitale che persistono nella loro attività di sostegno alle donne vittime di violenza di genere anche durante questi giorni frenetici dell’emergenza Covid-19 garantendo assistenza telefonica e rispondendo a tutte le richieste di aiuto.

I Centri Antiviolenza

I Centri Antiviolenza di Roma Capitale mettono a disposizione i loro numeri, che sono attivi 24 ore su 24 e rimangono, quindi, disponibili sul portale istituzionale. In questo modo, saranno assicurate le consuete consulenze specialistiche sia di tipo psicologico sia legale. Queste sono collegate al numero telefonico nazionale 1522, gratuito e attivo durante tutto l’arco della giornata. “Roma resta vicina alle donne anche e soprattutto in questa fase di emergenza. Ci è stato richiesto di rimanere a casa, ma per molte donne questo può rivelarsi un grave problema. I Centri Antiviolenza di Roma Capitale continueranno ad offrire i propri servizi garantendo assistenza telefonica e rispondendo a tutte le richieste di aiuto”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

Un servizio essenziale posto a tutela di tutte quelle donne che rimangono vittime dei gesti vili di uomini fuori dalla realtà, semi-uomini che non fermano la loro efferata violenza nemmeno dinanzi una situazione di estrema emergenza che richiede almeno un po’ di solidarietà. Per riprendere le parole di Erri De Luca: “un uomo senza donna, non è un uomo e basta, è un uomo e senza”.

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