Un piano per fare 20mila tamponi al giorno. È quanto propone il governatore del Veneto, Luca Zaia, intervistato da Radio Anch’io su Radio1 Rai. “Noi abbiamo i reparti di microbiologia degli ospedali veneti performati per fare 11mila analisi al giorno, abbiamo già quasi 40 mila tamponi fatti” ha aggiunto Zaia. Nella strategia del governatore c’è l’idea di tracciare un quadro regionale del contagio il più possibile netto e definito. Per farlo, il governatore prevede anche l’utilizzo di camper che possano effettuare tamponi “alle cassiere, alla popolazione asintomatica” ha aggiunto.
I contagi in Veneto
Stando al bollettino di ieri 16 marzo, in Veneto si registrano 2.541 contagi, 68 in più in una giornata. Le vittime, invece, sono sette, per un totale di 77 decessi in Veneto. Ieri in conferenza stampa alla Regione, Zaia aveva puntato il dito contro le passeggiate collettive, “marce” dove le possibilità d’infezione sono comunque alte: “Non deve crearsi l’effetto gregge ed è quello che è accaduto, le foto le abbiamo viste tutti” aveva specificato Zaia, aggiungendo la possibilità di una stretta sui divieti, qualora necessaria.
Il caso di Vo’ Euganeo
La decisione di Zaia segue il documento scritto dal professore ordinario di Immunologia clinica dell’Università di Firenze, Sergio Romagnani, sulla base dello studio sugli abitanti di Vo’ Euganeo dove sono 3000 gli abitanti del paese sono sottoposti a tampone. Lo studio ha dimostrato che “la grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio”. L’allarme dell’immunologo getterebbe nuova luce sulle dinamiche di contagio rappresentate dai cosiddetti asintomatici. In tal caso, i tamponi sarebbero fondamentali.