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Covid-19, Corea del Sud: controlli sulla quarantena tramite un’app

Tramite un Gps, le autorità sanno se un cittadino viola il divieto di uscire

Nessuno avrebbe mai pensato che nel giro di qualche settimana il governo predisponesse una quarantena fino al 3 aprile per tutta Italia a causa del Coronavirus. Un clima davvero surreale che acuisce la confusione dei cittadini. In Corea del Sud, terza per numero di contagi, elabora un’app per controllare se le persone rispettano davvero la quarantena.

La quarantena

Il 10 marzo, è entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con quali si estendeva la zona protetta dal Nord a tutta la penisola, isole comprese. I cittadini ancora non hanno ben compreso come barcamenarsi tra quello che sembra essere un tempo di quasi vacanza e una seria quarantena che ci ordina di limitare al massimo gli spostamenti e i contatti sociali. Ma quanti davvero rispettano queste indicazioni? Non è certo possibile controllare singolarmente tutti i cittadini. Anche in Corea del Sud, dove il ministro Jung Chang-hyun afferma: “Il numero di persone in quarantena nel paese ha raggiunto i 30mila, e c’è un limite alle risorse umane disponibili per monitorarle”.

L’app

In Corea del Sud le autorità sanitarie utilizzeranno una app per controllare, tramite il Gps dello smartphone, il rispetto della quarantena. Lo riporta la rivista del Mit, secondo cui attraverso l’applicazione sarà possibile anche per le persone isolate fornire i dati sul proprio stato di salute. Le norme decise da Seul prevedono che siano messi in quarantena tutti i positivi al tampone e i contatti stretti, definiti come coloro che sono stati entro i due metri da un paziente confermato o che siano stati nella stessa stanza quando una persona positiva al Sars-Cov-2 hanno tossito. Una volta ricevuto l’ordine di entrare in isolamento i soggetti non possono lasciare l’area di quarantena, devono evitare ogni contatto con i familiari e sono assegnati ad un ufficiale sanitario che li contatta due volte al giorno per conoscere lo stato di salute. Con la app invece i pazienti mandano l’aggiornamento da soli, e se lasciano la quarantena un allarme viene inviato sia a loro che all’ufficiale. Al momento l’uso della app è su base volontaria, e chi vuole può optare per il controllo ‘tradizionale’.

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