Un invito “a essere uomini e donne di pace” cooperando “con efficacia all’opera di guarire le ferite, di risolvere i conflitti”. E’ il messaggio inviato da Papa Francesco ai leader religiosi mondiali riuniti ad Anversa, in Belgio, per l’annuale appuntamento organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio intitolato “La pace è il futuro”. “Il rispetto reciproco, il dialogo e la cooperazione secondo il Santo Padre – aiuteranno a bandire il sinistro fantasma del conflitto armato”. A cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale il vescovo di Roma ha ricordato che la guerra è una “inutile strage” e “mai un mezzo soddisfacente a riparare le ingiustizie e a raggiungere soluzioni bilanciate alle discordie politiche e sociali”.
“La guerra – ha continuato – trascina i popoli in una spirale di violenza che poi si dimostra difficile da controllare, demolisce ciò che generazioni hanno lavorato per costruire e prepara la strada a ingiustizie e conflitti ancora peggiori”. Le varie tradizioni religiose, unite dallo Spirito di Assisi, possono dare un contributo a pace, preghiera e dialogo perché “la guerra non è mai necessaria, né inevitabile” ed è sempre possibile trovare un’alternativa, “la via del dialogo dell’incontro e della sincera ricerca della verità”. Il Papa ha richiamato l’importanza della testimonianza perché tutte le comunità siano “scuole di rispetto e di dialogo con quelle di altri gruppi etnici o religiosi, luoghi in cui si impara a superare le tensioni, a promuovere rapporti equi e pacifici tra i popoli e i gruppi sociali e a costruire un futuro migliore per le generazioni a venire”.