“Vi auguro un bel cammino: fecondo e che l’amore cresca. Vi auguro felicità. Ci saranno le croci: ci saranno! Ma sempre il Signore è lì per aiutarci ad andare avanti. Che il Signore vi benedica!”. È come ha concluso la celebrazione di oggi Papa Francesco, dopo aver unito in matrimonio 20 coppie di sposi: i più giovani due ragazzi dell’86 e dell’89, i più avanti con l’età del ’58 e del ’65.
Tra le coppie c’è chi già conviveva, chi già ha avuto la benedizione dei figli, chi ha avuto un fidanzamento abbastanza lungo. Una celebrazione importante che Papa Francesco ha deciso di officiare alla vigilia del Sinodo che stabilirà le nuove linee guida della Pastorale per la famiglia.
“E’ incalcolabile la forza, la carica di umanità contenuta in una famiglia: l’aiuto reciproco, l’accompagnamento educativo, le relazioni che crescono con il crescere delle persone, la condivisione delle gioie e delle difficoltà… Le famiglie sono il primo luogo in cui noi ci formiamo come persone e nello stesso tempo sono i ‘mattoni’ per la costruzione della società”. Francesco parla così agli sposi, spiegando loro che sarà normale andare incontro ad alcuni litigi, ma l’importante: “ è mai finire la giornata senza fare la pace. Mai. E’ sufficiente un piccolo gesto. E così si continua a camminare”.
Ogni sposo e sposa è stato chiamato per nome dal Papa e i loro “sì” chiari e decisi hanno risuonato nella Basilica di San Pietro. I loro volti erano pieni di gioia e commozione, come ha dichiarato una delle spose, Gabriella, essere sposati dal Pontefice: “per me è una gioia talmente indicibile, incredibile che non riesco a trovare le parole. E’ quasi un sogno, al di là di qualunque aspettativa. E’ un uomo di conversione, un uomo di pace; è al di là di quanto potessi sperare per il mio matrimonio”.