Revisione della disciplina delle mansioni e introduzione del compenso minimo per i co.co.co. Non più reintegro ma indennizzo economico. Il Governo modifica la delega in Senato e cresce la tensione sulla riforma del Lavoro. Per i neoassunti si prospetta un cambiamento di tutele: nei primi tre anni di impiego ci sarà la possibilità di licenziamento senza giusta causa e senza passare per un tribunale. E ancora, il datore di lavoro in questo caso dovrà corrispondere un indennizzo economico commisurato all’anzianità di servizio.
I sindacati si dicono pronti a manifestare pur seguendo la via del dialogo. Per il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, infatti, i nuovi contratti potrebbero sottrarre i giovani ai lavori truffa: “Sì alle assunzioni con tutela crescente a condizione che tolga di mezzo tutte le false partite Iva, gli associati in partecipazione e i co.co.pro”. Una strada possibile, insomma, per assorbire tutte le precarietà ingiustificate. Ma se così non fosse, avverte Bonanni “Per noi sarà la mobilitazione di tutto il sindacato”.
Nei prossimi giorni il segretario generale della Cisl, incontrerà quello della Cgil, Susanna Camusso per discutere la questione. Il direttivo della Cgil ha dato mandato alla propria segreteria, come richiesto dalla leader sindacale, di realizzare un confronto con le segreterie di Cisl e Uil, per verificare le disponibilità allo sviluppo di una mobilitazione unitaria su una piattaforma