Erano tutti attorno a Maria Elena Boschi, alla festa dell’Unità di Livorno conclusasi ieri sera. Le parole del ministro hanno affrontato una tematica tanto fondamentale quanto, troppo spesso, oscurata: “La riforma del terzo settore, che non fa parlare di sé perché è un argomento che mette d’accordo tutti, che non attira chi va a caccia di polemiche”, ha spiegato. Poi, accanto a personalità del campo come il portavoce Forum Terzo Settore Pietro Barbieri, il sottosegretario Luigi Bobba e la deputata Francesca Bonomo, è passata all’illustrazione di quello che diventerà a breve il nuovo Servizio Civile. Secondo la visione della Boschi, nel lavorare sulla riforma del volontariato “non si può ragionare per compartimenti stagni”, ma bisogna unirne ogni aspetto e uniformarne tutte le sfaccettature. Per questo motivo la questione viene inquadrata anche in merito alla riforma scolastica: “Ben venga– afferma – il fatto che il servizio civile conti all’interno dei crediti formativi in campo universitario”. E ben venga anche che ciò sia vissuto il più possibile in maniera collettiva, ha inteso il ministro affermando che l’obiettivo di questa riforma è rendere il volontariato come “un’esperienza umana di crescita personale, ma non individualistica. Il Paese – ha continuato – sta affrontando una sfida culturale che dobbiamo sostenere non come tante isole, ma come un tutt’uno”.
Boschi ha spiegato che il premier avrebbe buttato giù le prime linee guida della riforma ad aprile scorso, in modo da ricostruirne le fondamenta attraverso un servizio civile universale e un ampliamento delle risorse economiche. “Si potrebbe far di meglio, certo – ha poi sottolineato in merito ai tempi di lavoro – ma ditemi quale governo in soli 5 mesi ce la fa a mettere in piedi nuove regole in un campo del genere”.
Bobba, nel proprio intervento, ha affermato come il Belpaese abbia una sorta di “talento naturale” per l’associazionismo, “una marcia avanti a tutti che permette alla cittadinanza di riunirsi per il bene della comunità”. Ed è così, secondo quanto esposto dai relatori, che bisogna approcciarsi alle riforme riguardanti il Terzo Settore: “La rinascita dell’Italia – ha concluso Boschi – si basa su un modello sociale che prevede più coinvolgimento, associazionismo e partecipazione”.