Solidarietà da oltre 64 città ai manifestanti di Occupy Central: la protesta degli studenti di Hong Kong, che sta infiammando l’ex protettorato inglese. A Londra, New York, Montreal e Manila, migliaia di persone hanno espresso il loro sostegno agli attivisti cinesi, che chiedono maggiore democrazia al governo di Pechino.
Oltre 3 mila persone sono scese in piazza a Londra, chiedendo a gran voce le dimissioni del governatore di Hong Kong, Leung Chun-ying, accusato di eccessiva vicinanza alle posizioni del governo centrale: cresce quindi l’appoggio degli inglesi ai manifestanti cinesi, dopo una manifestazione quasi deserta la scorsa settimana.
Oltre 200 persone a Montreal, Canada, hanno manifestato in favore di Occupy Central: fra loro molti cittadini originari di Hong Kong e un gruppo di vietnamiti. Anche a New York centinaia di persone sono scese in piazza per sostenere gli attivisti della “rivoluzione degli ombrelli”, fra cui molti veterani del Movimento democratico 1989, la celebre protesta repressa nel sangue a piazza Tienanmen. Nel Nord America, oltre 37 mila persone hanno indossato un capo di abbigliamento giallo, in segno di solidarietà agli attivisti cinesi.
Particolarmente sentito il sostegno di Manila, a causa delle contese territoriali fra Cina e Filippine: il sit-in davanti al consolato della Repubblica Popolare ha assunto particolari connotazioni anti-cinesi. Fra i manifestanti, anche l’ex ministro degli Interni Rafael Alunan, uno dei leader della West Philippine Sea Coalition, organizzazione impegnata spesso nella denuncia delle violazioni della marina cinese nelle acque filippine.