La prima visita di un premier straniero a Ghani, il neo presidente afghano, è avvenuta questa mattina. Ma senza preavviso, perché David Cameron, secondo quanto riferiscono fonti di stampa locale, ha raggiunto il Paese “a sorpresa”. Le parole del premier britannico sono state rassicuranti, di vicinanza: “Non vi lasceremo soli, anche se le nostre forze si ritireranno entro la fine dell’anno – ha detto – noi tutti condividiamo un obiettivo comune: un Afghanistan più sicuro, stabile e prospero”.
La Gran Bretagna, dopo gli Stati Uniti, è il secondo Paese per presenza di truppe militari in Afghanistan. Attualmente, infatti, i soldati sono circa 3.900. Questo numero andrà a ridursi progressivamente entro la fine dell’anno ma il governo, martedì, ha firmato un accordo bilaterale con Stati Uniti e Nato che assicurerà la permanenza di circa 12.500 militari stranieri nel Paese per tutta la durata del 2015. Il nuovo esecutivo, largamente sostenuto da Washington, è malvisto dalle milizie talebane e questo sta provocando da lunedì numerosi attacchi nei confronti di esercito e civili.
Cameron ha sottolineato che “ tutte le nostre unità da combattimento rientreranno in patria, ma resteremo per addestrare le forze afghane. So che il nuovo governo di unità nazionale dovrà superare molte difficoltà – ha concluso – ma spero che il presidente Ghani e il Chief Executive Officer Abdullah sapranno farvi fronte”.