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Accuse e colpi bassi in tv per le presidenziali in Brasile

Colpi bassi hanno contrassegnato il secondo faccia a faccia televisivo tra la presidente di sinistra Dilma Rousseff e il suo sfidante, il conservatore Aecio Neves, a dieci giorni dal ballottaggio per le elezioni brasiliane. I due candidati hanno parlato poco di programmi di governo ma si sono scambiati accuse velenose, alzando decisamente i toni rispetto alla precedente sfida in tv. Corruzione, nepotismo, bugie, disinformazione, mancanza di trasparenza, sospetti e inchieste giudiziarie sono stati gli argomenti usati come clave nel dibattito, durato 1 ora e 20 minuti e diviso in tre blocchi, che sono sembrati tre round di pugilato. Le accuse personali hanno fatto scivolare in secondo piano le proposte per far ripartire l’economia del Paese, sprofondato in recessione tecnica, ed entrambi i candidati hanno usato il tempo a propria disposizione per tentare di mettere in cattiva luce l’avversario.

Senza mai chiamarsi per nome ma rivolgendosi l’un l’altro con un generico “candidato”, Neves e Rousseff non hanno esitato ad usare i rispettivi punti deboli per affondare i colpi: Aecio ha rinfacciato a Dilma gli scandali di corruzione che hanno scosso il suo Partito dei lavoratori negli ultimi 12 anni di governo mentre la presidente ha accusato lo sfidante di voler cancellare i programmi sociali del Pt ad esclusivo vantaggio degli interessi delle classi privilegiate.

L’atmosfera si è surriscaldata, fino al punto che Neves ha dato della “bugiarda” alla presidente, che per tutta risposta lo ha definito un “raccomandato” (il nonno di Aecio è stato presidente della Repubblica) ed ha affermato maliziosamente di non aver mai guidato ubriaca o drogata. Un chiaro riferimento ad un episodio del 2001, quando Neves, fermato per un controllo stradale, si rifiutò di sottoporsi allalcoltest. Lo sfidante ha incassato il colpo basso ed è tornato alla carica a testa bassa insistendo sullo scandalo di corruzione alla Petrobras. Il finale è stato incandescente, con un susseguirsi di reciproche accuse di nepotismo per aver piazzato propri familiari in enti pubblici, tanto che la presidente ha accusato un lieve mancamento.

Solo due punti percentuali li dividono nei sondaggi. Dopo il primo faccia a faccia tra i due candidati alla presidenziali in Brasile del 26 ottobre, il presidente uscente Dilma Rousseff è a pochissima distanza dallo sfidante Aecio Neves, che al ballottaggio ha incassato il sostegno di Marina Silva, terza al primo turno. Secondo Datafolha, Neves ha il 51% contro il 49% della Rousseff. Il 5 ottobre, al primo turno, la Rousseff aveva ottenuto  il 41,6% contro il 33,6% di Neves, che a sorpresa aveva superato l’ambientalista Marina Silva, solo terza ed esclusa quindi dal ballottaggio.

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