“Nessun accordo” per Petro Poroshenko, ma un’intesa “almeno per l’inverno”: nel secondo e ultimo giorno di vertice Asem a Milano, i segnali sul dialogo Ucraina – Russia sembrano contrastanti. Si è svolto oggi il summit tra Putin, Poroshenko e i leader europei, Renzi, Merkel, Hollande e Cameron, in prefettura a Milano: “Abbiamo fatto un passo avanti, anche se ci sono delle differenze”, ha commentato il premier Renzi, mentre il presidente ucraino ha sottolineato che con il Cremlino “sono stati raggiunti 3 accordi principali”.
Il primo accordo raggiunto dalle due diplomazie è quello di “seguire fermamente il memorandum di Minsk”, un trattato che regola la pacificazione del territorio. In secondo luogo, ha proseguito il presidente ucraino, “le elezioni locali, che avranno luogo nella regione di Donetsk, dovranno essere fatte solo sulla base della legge che ho firmato ieri”. Il terzo e forse più importante punto, almeno per i mercati finanziari, è quello sull’energia: “Ci sono stati dei progressi sulla regolazione del gas, abbiamo concordato i parametri principali del contratto. Continueremo i colloqui” sui mezzi finanziari necessari, ha aggiunto.
Meno ottimista Vladimir Putin, che in mattinata aveva parlato di “incontro positivo”: poco dopo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha precisato che i colloqui milanesi “sono davvero difficili, carichi di incomprensioni, disaccordi”, con una parte dei partecipanti che hanno “manifestato il pieno mancato desiderio di capire lo stato reale delle cose nel sud-est dell’Ucraina”.