I giovani sognano di lavorare per il Made in Italy

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C’è ancora amor di Patria nel Bel Paese. Più di un giovane su tre (vale a dire il 41,5%) vorrebbe trovare lavoro nel Made in Italy. Tuttavia il 34% pensa che l’Italia non sappia sfruttare le sue eccellenze. Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca del secondo Premio Sanpellegrino Campus, condotta su un campione di 10mila ragazzi.

L’indagine era finalizzata a comprendere desideri,
aspettative professionali e proposte nei confronti del Made in
Italy e le attese dei giovani su Expo 2015.
Più della metà degli intervistati considera i marchi italiani un fattore importante per
lo sviluppo dell’intero Paese e circa un terzo vorrebbe
trovare lavoro nel settore agro-alimentare. Secondo i giovani
“bisogna trasformare il Made in Italy in un’esperienza da
vivere, sviluppare una riforma dell’istruzione per insegnare
nelle scuole il vero valore delle eccellenze italiane, e
potenziare il digitale per permettere alle aziende più piccole
di affacciarsi su altri mercati”.

Lo stesso studio spiega che il 40% dei ragazzi punta
l’attenzione sul lavoro e sogna di trovare un posto stabile
(18%)
, e ha anche intenzione di capire quali opportunità
professionali offrono gli altri Paesi. Per questo, soprattutto in merito all’Expo, chiedono agli
organizzatori di sviluppare progetti che vadano oltre il 2015
(23%), un patto di fiducia tra giovani e aziende nell’interesse
dell’Italia (16,5%), e un network permanente che colleghi il
mondo delle Università con il mondo del Lavoro (14,5%).