“Adotta un cristiano di Mosul”, la campagna di AsiaNews per il sostegno ai rifugiati iracheni fuggiti in Kurdistan ha già raccolto quasi 700 mila euro: per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, Mons. Nona, arcivescovo di Mosul dei Caldei, ha inviato una lettera in cui racconta dei risultati ottenuti attraverso l’opera di sensibilizzazione.
Mancanza di cibo, di vestiti pesanti, di coperte, di case, di medicine: è il quadro del dolore in cui versano le centinaia di migliaia di rifugiati iracheni che si trovano in una condizione di estrema difficoltà. “Gli aiuti che riceviamo – ha scritto Mons. Nona, sono di grande importanza per noi perché facilitano la vita dei nostri rifugiati, che non è facile per niente. Oggi i profughi soffrono di una situazione molto difficile, soprattutto perché l’inverno è già cominciato e la pioggia è venuta presto”.
Le donazioni che giungono alla Chiesa da varie fonti, ha spiegato nel testo l’arcivescovo, sono spese “per trovare alloggi dignitosi ai nostri cristiani: ad esempio una casa al posto di una tenda, o trovare un posto per chi vive in una scuola o in aule sovraffollate. Gli aiuti impiegati anche per le medicine che i bisognosi non possono pagare”. L’arcivescovo ricorda poi cosa è necessario fare, nel momento in cui si vive la più grave delle sofferenze: non dimenticarsi di Dio in mezzo alle strazianti urgenze umanitarie della vita quotidiana. “Alla fine- conclude mons. Nona – ringraziamo Dio di tutto, anche della situazione in cui fa vivere noi vescovi, perché ci insegna sempre di più come si può essere servi fedeli a Lui e al Suo popolo”.
