Picchiata da alcune coetanee perché, pur figlia di un islamico, non è musulmana. La vittima del pestaggio, una diciannovenne di Reggio Emilia, è stata aggredita e presa a sberle e pugni da tre ragazze, tra cui una minorenne, accusandola di essere “impura”. Alla giovane sono stati dati sette giorni di prognosi e le “bulle” sono state denunciate alla Procura di Reggio. L’hanno aspettata alla fermata, raggiunta e hanno cominciato a minacciarla per poi passare ai fatti, tirandole i capelli e prendendola a calci, tanto da obbligarla a fare ricorso alle cure mediche per i traumi e le contusioni. La vittima non conosceva direttamente le “bulle”, che poi si sono vantate della “impresa” su Facebook.
Secondo le ragazze che l’hanno pestata, una delle quali è minorenne, tutte figlie di cittadini nordafricani residenti nel comprensorio montano reggiano, la colpa della diciannovenne è quella di avere una madre italiana. Prima l’hanno importunata per giorni offendendola, minacciandola e chiamandola “impura” (suo padre è marocchino), poi l’hanno aggredita alla fermata del pullman, all’uscita di scuola. La giovane ha presentato la denuncia ai carabinieri della Stazione di Castelnovo Monti, accusando le tre di lesioni personali, minacce e ingiurie: sono stati i militari che hanno poi sporto denuncia alla Procura di Reggio Emilia e a quella dei minori di Bologna.