Ai fantasmi la verità di quella notte.Tutto il resto, pubblicità

Logo Interris - Ai fantasmi la verità di quella notte.Tutto il resto, pubblicità
Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Ai fantasmi la verità di quella notte.Tutto il resto, pubblicità

[cml_media_alt id='15094']amanda[/cml_media_alt]La notte degli orrori di qualche anno fa, un gruppetto di amici fece un festino a base di giochetti erotici ma lo scherzetto alla fine lo fece Halloween a loro. Era il 2007 quando l’inglese Meredith Kercher moriva a Perugia, sotto gli occhi iniettati di sangue e coca, di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Un processo confuso in cui i due fidanzatini sempre uniti sono finiti l’uno contro l’altra. Amanda è una di quelle figure enigmatiche e affascinanti che ha accattivato le cronache di mezzo mondo. Ottenuta l’estradizione, con i festeggiamenti di rientro nella sua America, lei ha detto addio all’Italia che l’ha condannata a 28 anni per omicidio e sembra essersi ripresa la sua vita. Anche Raffaele tenta di svegliarsi da questo brutto sogno e ricostruirsi un futuro. Ma tra i due Amanda appare decisamente più sfacciata. Lei, tanto per rispolverare la memoria, accusa Patrick Lumumba, di essere l’assassino ( lui risulterà estraneo ai fatti); asserisce che ci sarebbe stato un tentativo di furto sebbene non vi sia alcun segno di effrazione sulla porta; dichiara che Raffaele, quella maledetta notte, è sempre stato con lei; qualche giorno fa smentisce le sue stesse dichiarazioni, lasciando il giovane Raffaele sguarnito di alibi; accusa la polizia di maltrattamenti e ingiurie ricevute durante il suo periodo di detenzione. Insomma non sarà omicida, ma non spicca per sincerità.

La povera Meredith, apre la porta al suo assassino che la copre con una coperta dopo averla strangolata e accoltellata e le fa sparire il cellulare. Quindi tanto estraneo non sarà stato. Ma non sapremo mai come andarono le cose e non entriamo nei dettagli per giudicare, solo per sollevare la legittima obiezione che gli imputati possano ricoprire oggi ruoli pubblici. La domanda è, accogliendo l’innocenza, la seguente: è ammissibile che la pubblica opinione non abbia alcun codice etico e deontologico e permetta ad una ragazza non troppo tesa a dire il vero, di poter fare la “giornalista”? Quanta astuzia e quanta indifferenza abitano l’animo di questa donna che riesce a sfruttare la propria immagine resa popolare solo perché interessata e coinvolta da un atroce delitto! Altro che dimenticare e lasciarsi alle spalle quella brutta notte degli orrori, si potrebbe scommettere che la notte di Halloween è quasi un anniversario da festeggiare, per averla in un modo o nell’altro, scampata.