Tra gennaio e settembre del 2014 i lavoratori finiti in cassa integrazione sono oltre un milione, di cui circa la metà (525mila) a zero ore. Solo nel mese appena passato il numero di richieste è salito del 44%, per un totale di 104 milioni di ore. Lo rivela un’indagine commissionata dalla Cgil che sottolinea come, con l’aumento del ricorso alla cig, sia precipitato anche il reddito degli addetti: da inizio anno, si registrano in media 5.900 euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore, pari a una perdita di oltre 3,1 miliardi.
Cresce anche il ricorso alla cassa integrazione in deroga (+61,93%, con 18.544.345 ore) che invece, prima di settembre, aveva registrato una costante diminuzione. “Mettendo insieme questi dati – si legge in un comunicato diffuso dalla Cgil – ci chiediamo come possa il governo stimare in 1,5 miliardi la spesa per finanziare politiche attive e passive prevista dalla legge di stabilità, e come si potrà gestire la crisi se con il jobs act si pensa di ridurre coperture di cig e cassa straordinaria anziché estenderle”.
