La riforma della Pubblica Amministrazione è da sempre uno dei cavalli di battaglia di Matteo Renzi. E tuttavia, sinora, il governo ha dovuto registrare la resistenza degli apparati burocratici e di parte della classe politica. Oggi, sul punto, c’è stata una nuova accelerata. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Madia, ha approvato l’Agenda per la semplificazione per il triennio 2015-2017, secondo quanto previsto dall’art 24 del dl 90 del 2014. Atto, quest’ultimo, che contiene le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni ed Enti Locali la timeline delle relative attività per assicurare l’effettiva realizzazione di obiettivi di semplificazione, indispensabili per recuperare il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse per tornare a crescere e cambiare realmente la vita dei cittadini e delle imprese.
L’obbiettivo è garantire ai cittadini un accesso più agevole agli uffici e agli atti amministrativi. Verrà quindi assicurato online un numero crescente di servizi. Le comunicazioni di interesse privato potranno essere visionate tramite web, da pc ma anche da tablet e smartphone. Il nucleo della riforma è il Pin unico, cioè il codice con cui gli utenti saranno identificati da parte della pa. Sono previsti anche pagamenti e marca da bollo online oltre che un vademecum per spiegare agli italiani il funzionamento del sistema.